Grande successo del No BerluScuola Day - 8 ottobre 2010
Data: Sabato, 09 ottobre 2010 ore 10:55:15 CEST Argomento: Sindacati
Grande successo del No
BerluScuola Day al 20% lo sciopero dell’intera giornata a Roma 30.000
insegnanti, studenti e genitori hanno assediato la Gelmini.
200.000 MANIFESTANTI IN TUTTA ITALIA
Lo sciopero dell’intera giornata indetto solo dall’Unicobas è stato un
successo, trainato anche dalle mobilitazioni degli studenti medi. Siamo
al 20% sul piano nazionale con punte del 35 a Roma.
Con la cosiddetta “riforma epocale” della scuola Superiore, da questo
Settembre hanno tagliato altri 41.200 posti (25.600 docenti e 15.600
ATA), dopo i 57.000 eliminati lo scorso anno. Vogliono distruggere la
scuola pubblica distruggendo le risorse umane e negando normali apporti
finanziari.
Licenziano decine di migliaia di precari, dequalificano l’istruzione
“flessibilizzando” i docenti perdenti posto, “riciclati” senza rispetto
per le loro abilitazioni e per la qualità della didattica e negano il
tempo pieno alle famiglie (cresciuto, ma in modo inadeguato alle
richieste e stravolto nell’organizzazione didattica interna).
In più, anche con la complicità di CISL, UIL, SNALS e Gilda, Berlusconi
& C. hanno bloccato il contratto ed eliminato gli scatti
d’anzianità, rateizzato il TFR ed avviato un nuovo stop ai
pensionamenti.
In tutta Europa, nonostante le note difficoltà finanziarie, nessun
governo tocca la scuola, che anzi ottiene finanziamenti ulteriori. In
Italia, il Paese che, come dimostrano i recentissimi dati OCSE,
spendeva già la percentuale più bassa del prodotto interno lordo per
istruzione, università e ricerca, vengono sottratti alla scuola 8,5
miliardi di euro.
Il saldo è peraltro negativo anche sotto il profilo della qualità. Per
la prima volta abbiamo un Liceo Scientifico privo del latino (persino
Gentile si starà rigirando nella tomba), una drastica riduzione dei
programmi di storia nella Primaria, l’impoverimento generalizzato delle
ore di italiano, il taglio delle ore di laboratorio persino negli
istituti Tecnici e nei Professionali.
Il tempo pieno delle elementari italiane è stato destrutturato e non
possiede più quella peculiare unitarietà didattica che lo ha reso
famoso nel mondo (l’insegnante “prevalente” è una contraddizione in
termini). I “moduli” sono diventati una discarica, con gli insegnanti
“spalmati” anche su 10 classi (alla faccia della necessità di figure di
riferimento stabili.
Il “Governo delle tre i” ha addirittura ridotto l’informatica e fatto
sparire il bilinguismo nella Media di primo grado. Questa è una scuola
minimalista: una vera e propria condanna per un Paese ove il 47% della
popolazione in età lavorativa ha al massimo la terza media (dati
Istat).
Per quanto riguarda LA CRISI, LA PAGHI CHI L’HA CREATA! Né può
accettarsi il massacro del futuro del Paese dopo i regali fatti agli
evasori con il condono dello scudo fiscale o l’acquisto di 131
cacciabombardieri F-35, 100 elicotteri NH90 ed altri 121 caccia
Eurofighter, che costano da soli 29 miliardi di euro (4 in più
dell’intera manovra di Tremonti).
L’ 8 ottobre, data del primo sciopero del nuovo anno scolastico,
manifesteremo insieme agli studenti ed ai coordinamenti precari di
tutta Italia con manifestazioni in ogni città. Per le vie della
capitale l’UNIcobas, i Coordinamenti Precari, l’USI e l’Unione degli
Studenti promuovono la manifestazione più importante che, con
concentramento alle h. 9.00 dal Piazzale dei Partigiani (Piramide)
svilupperà un corteo che arriverà ad assediare il Ministero occupato
dalla Gelmini in Viale Trastevere.
Qui terremo dalle 12.00 una grande assemblea pubblica.
Nella stessa data la CGIL ha indetto uno sciopero orario. Invitiamo la
Confederazione a trasformarlo in uno sciopero unitario proclamandolo
come noi per l’intera giornata ed a scendere in piazza insieme. Sarà
una grande giornata di lotta.
Stefano d’Errico (Segretario Nazionale - 3355272588)
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