Etnafest, in provincia l’evento finale di musica classica
Data: Giovedì, 30 settembre 2010 ore 13:39:42 CEST Argomento: Istituzioni
CATANIA – La musica classica di Etnafest 2010 cambia scenario e note,
con le storie e le leggende che si porta dietro. Ma resta, sempre più
intensa, l’emozione a fior di pelle che solo un’orchestra sinfonica dal
vivo può suscitare. È giunto il momento infatti della tre-giorni di
concerti “viennesi” in tre località della provincia catanese:
Caltagirone (venerdì 1), Aci Bonaccorsi (sabato 2) e Randazzo (domenica
3). L’orchestra dell’E.A.R. del Teatro Massimo Bellini, diretta dal
maestro Manfred Mayrhofer, rievocherà la memoria musicale della Vienna
Imperiale, quando il valzer – regina delle danze – lasciava il posto a
una scanzonata mazurka o a un’elegante polka.
Una kermesse che rappresenta l’exploit finale del palinsesto musicale
classico proposto da Etnafest, la rassegna culturale che da tre mesi
diverte, intrattiene, stupisce ed emoziona il pubblico catanese, grazie
all’impegno e all’organizzazione della Provincia regionale di Catania e
del presidente Giuseppe Castiglione.
Sul leggio del direttore d’orchestra gli spartiti delle opere dei
fratelli Johann jr e Joseph Strauss, il cui genio artistico (ammirato
perfino da Wagner) ha dato vita a valzer da concerto ispirati alla
musica da danza popolare, “alleggerendo” il passaggio dall'orchestra da
ballo - che generalmente comprendeva dai 20 ai 30 strumentisti -
all'orchestra sinfonica (60 - 70 esecutori).
Venerdì 1, alle 20.30, la Chiesa del Rosario di Caltagirone farà da
scenario al primo dei tre concerti: il direttore Mayrhofer dirigerà
l’orchestra del Bellini, in un viaggio attraverso le musiche più
celebri degli incontrastati re del genere. Dopo l’immancabile accordo
di strumenti, sembrerà di rivivere i fasti della Vienna imperiale,
quella dell’indimenticabile principessa Sissi, di rivedere i castelli,
i caffè letterari e i borghi d’Austria: aprirà la scaletta “II
Pipistrello – Ouverture”, giudicato il più felice esempio di operetta,
in cui il valzer costituisce il nucleo generatore di tutto il lavoro.
Sarà poi la volta del “Valzer dell’Imperatore” (1889), che da un inizio
sottile e delicato arriva a un crescendo che irrompe fragoroso in tutta
la sua maestosità. A seguire: “Trisch-Tritsch- Polka”, il “Perpetuum
mobile” - caratteristico pezzo di fantasia per orchestra ispirato al
moto perpetuo del Carnevale viennese - “Sotto tuoni e lampi” (polka
veloce), “Pizzicato Polka”, “Éljen a Magyar!”. In finale i celeberrimi
“Sul bel Danubio blu”, un valzer di Johann Strauss jr e “La marcia di
Radetzky” di Johann Strauss senior.
Nel fine settimana la performance concertistica sarà replicata sabato 2
ottobre, alle 20.30, al Teatro Comunale “Leonardo Sciascia” di Aci
Bonaccorsi; e domenica 3, alla stessa ora, nella Chiesa Madre Santa
Maria di Randazzo.
L’ingresso ai tre appuntamenti è gratuito.
29 settembre 2010
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