Sponsor a scuola? Bene dove i comuni, come Catania, sono poverelli.
Data: Mercoledì, 06 ottobre 2010 ore 07:01:14 CEST
Argomento: Istituzioni


Non ci ha sorpreso la notizia della nuova provincia di Barletta che a dire del suo presidente Francesco Ventola ha promosso un bando di pubblicità per gli arredi scolastici e le ditte che finanziano l’iniziativa potranno mettere la targhetta sui banchi come avviene in Chiesa.
Il fine giustifica i mezzi e tutte le strade sono buone se l’intenzione è quella di migliorare i servizi.
Non sarà forse necessario mettere le targhette in ogni banco, come il marchio del comune di Adro, basterà  un poster pubblicitario , un depliant, un segnalibro, la copertina di un quaderno, una card di sconti promozionali,  a documentazione della  cooperazione  con le aziende che favoriscono e sostengono le scuole.
E’ una strada nuova che le scuole statali stentano a percorrere, ma i tempi duri e di ristrettezze economiche sollecitano una strategia di coinvolgimento dei genitori, quando le Istituzioni rimangono insensibili e risultano assenti, venendo meno a precisi doveri istituzionali di compiti e servizi dovuti per legge.
 Parliamo di banchi, arredi,  strutture di sicurezza, buoni libro, refezione scolastica, trasporto alunni,  assistenti igienico personali, sostegni per attività integrative  e sportive. Tutti servizi che l’Ente locale dovrà garantire, ma se è senza soldi, come il comune di Catania, i suoi cittadini, anche se si lamentano, restano pur sempre senza servizi.
Nell’ottica che la scuola possa un domani diventare una “fondazione” l’accoglienza di contributi e finanziamenti, controllati dagli Organi Collegiali, potrà costituire una svolta nuova ed una garanzia assicurata di servizi per il bene degli studenti.
L’autonomia scolastica sollecita i dirigenti anche a darsi da fare per ottenere risorse. A buon intenditor….   
Apriamo anche noi la sottoscrizione e le aziende  siciliane, ricordino che investire nelle scuole è segno di civiltà e di saggezza politica:  “Nelle scuole nasce il futuro”.

Giuseppe Adernò

Preside Istituto  "Parini"ASASI Catania






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