Gelmini, vinta sfida rinnovamento. la renderemo migliore
Data: Marted́, 05 ottobre 2010 ore 19:45:04 CEST Argomento: Rassegna stampa
La sfida di
aprire regolamente l'anno scolastico, anche questo anno scolastico,
cosi' delicato e difficile perche' segna l'avvio del lungo processo di
rinnovamento della scuola superiore italiana, ''e' stata vinta''
smentendo cosi' ''anche le pessimistiche e spesso strumentali
previsioni'' profuse dai detrattori del governo.
E' quanto ha sottolineato nel corso dell'informativa al Parlamento
sull'avvio dell'anno scolastico, resa in Aula al Senato dal ministo
dell'Istruzione, Mariastella Gelmini.
''Ringrazio le strutture ministeriali, gli uffici scolastici e tutte le
istituzioni'' ha esordito il ministro, che ha inanellato un lungo
elenco di iniziative, dati, obiettivi che il governo si e' posto per la
realizzazione del piano di razionalizzazione scolastica ''gia'
contenuto nel libro bianco del precedente governo e che noi ci siamo
assunti la responsabilita' di realizzare. I primi risultati si vedranno
gia' alla fine di quest'anno, con l'eliminazione del blocco degli
scatti'' ricorda ancora Gelmini. ''Se riusciremo ad evitare gli
sprechi, a cambiare le regole, a migliorare l'impianto formativo della
scuola di primo e di secondo grado, sono convinta che l'insieme di
tutto cio' consegnera' al Paese, nel medio termine, una scuola
migliore''.
La scuola e' un sistema complesso, ha messo le mani avanti il ministro,
e se e' vero che ''non si puo' ridurre tutto ad una questione di
risorse'' e' anche vero che intorno a questo tema si sono consumate le
''polemiche piu' aspre''. Per questo il ministro non si e' sottratto.
Ha ricordato le ombre, ma anche e soprattutto le luci, come gli impegni
assunti dal ministro Tremonti per superare il blocco degli scatti
automatici, garantendoli fino al 2012. Gelmini non ha negato che questo
e' stato possibile grazie ''al reivestimento del 30% dei risparmi
derivanti dai tagli al personale'', ma ha difeso a spada tratta
l'esecutivo ed il suo ministero dall'accusa di aver agito con la
mannaia nel taglio del numero dei docenti: dei 42 mila posti in meno
dei passati due anni - ha ricordato - 32 mila erano pensionamenti, e
dei 25 mila in meno quest'anno, i pensionamenti ammontavano a 23 mila.
Restano cifre pesanti, certo, ma fisiologiche. Come pesanti restano i
numeri dei precari, ma anche per essi, riassicura Gelmini il governo
grazie agli accordi con le Regioni ''ha dato risposta a circa 16 mila
persone che assorbe totalmente il precariato escluso dalla manovra
2008-2009''.
Che dire poi dell'edilizia scolastica, ''vera priorita' nazionale per
il governo''? A tutt'oggi, ricorda il ministro ''l'80% dell'edilizia e'
stata oggetto di un sopralluogo da parte di squadre di tecnici, al fine
di avere la possibilita' di una ricognizione puntuale della situazione,
prima di decidere dove intervenire''. E' gia' stato predisposto un
primo piano di intervento, come pure un piano straordinario per la
messa in sicurezza delle scuole in zone ad alto rischio sismico''. Ma
di nuovo, si parla di cifre notevoli, di ''fabbisogni molto onerosi''.
Ecco che allora, ad esempio per l'edilizia scolastica pubblica al Sud
si puo' pensare anche ad un coinvolgimento dei privati. Se ne e'
parlato con lo stesso ministro Fitto anche nell'ambito della stesura
del piano di sviluppo per il Mezzogiorno, assicura Gelmini.
La crisi dunque incombe, ma questa puo' essere anche occasione di
rinnovamento, chance positiva per smarcarsi dalle regole che soffocano
il sistema. Puntare alla qualita', anche nella formazione degli
insegnanti, per migliorare i livelli degli studenti italiani. Ecco
dunque l'intenzione di rafforzare ''struttura e poteri dell'Invalsi,
l'Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico. L'idea e'
quella di affiancargli ''un corpo di ispettori per verificare
l'andamento dell'apprendimento e della qualita' dell'istruzione nelle
scuole prese a campione''. Analogamente l'Ansas, l'Agenzia nazionale
per lo sviluppo dell'autonomia scolastica potrebbe diventare
''l'agenzia di formazione degli insegnanti''.
''Bisogna pensare ad un nuovo regolamento per la formazione iniziale
dei nuovi insegnanti, introducendo l'istituto del tirocinio, che
permetta di fare pratica con l'aiuto e l'affiancamento di un docente
tutor'' aggiunge ancora Gelmini. Tutti modi di ''allineare l'Italia
all'Europa''. E basta con le notizie false e fuorvianti da parte della
stampa e di certe polemiche politiche, basta intervenire sul tema della
scuola ''con la lente dell'ideologia e del pregiudizio'', che deforma
la realta'.
Un esempio su tutti: la polemica delle classi sovraffollate.
Nella scuola superiore in base all'indagine svolta dallo stesso
ministero, ''le classi con un numero di alunni superiore a 30 unita' e'
solo lo 0,4% del totale.
Eppure nessun parla del 2,5% delle classi con un numero di alunni
inferiore a 12. Mi chiedo come mai? Forse - conclude Gelmini - vale la
pena fare un ragionamento''.(ASCA)
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