Lettera aperta al ministro Gelmini
Data: Martedì, 05 ottobre 2010 ore 14:30:55 CEST
Argomento: Comunicati


Gentile Ministro,
la raggiungo con questa mia nella speranza di riuscire ad aprire con lei un dialogo ed esprimerle alcune considerazioni in merito a quanto sta accadendo nella scuola italiana.
Da diverso tempo ormai siamo tutti a conoscenza delle gravi condizioni in cui versa  il nostro sistema scolastico e come si sia arrivati a questo ancora non è chiaro dal momento che , quotidianamente, assistiamo tramite i media ad un indecente spettacolo che prevede l’incolparsi a vicenda tra voi politici,del governo e dell’opposizione.
Tuttavia io vorrei parlare del presente e nello specifico di ciò che succede da quando Lei è a capo del Ministero dell’Istruzione.
Al momento ciò che balza agli occhi di tutti , di ogni singolo cittadino, sono certamente le cifre : la scuola quest’anno ha 8 miliardi in meno;ad oggi il numero dei precari senza posto di lavoro ,non è quello da Lei dichiarato al momento dell’interrogazione di Antonio Di Pietro(15 settembre 2010) -ossia circa 12.000-ma supera la soglia dei 100.000. Gli allievi nelle classi si sono moltiplicati, in tutta Italia esistono moltissime scuole in cui il numero degli allievi per aula supera di gran lunga i 27, quindi non si può certo affermare che si tratti dello 0,2 % come da lei asserito. In riferimento a casi piu’ specifici come quello dell’insegnamento dell’Educazione Musicale, invece, devo purtroppo constatare che il Suo Ministero non ha mantenuto affatto le promesse.
 Dovevano aprire i Licei Musicali, non ve ne è traccia e le Scuole Medie ad indirizzo musicale attivate in questi anni  sono state solo la metà di quelle stabilite, per giunta con pochissime sezioni. Nel frattempo i Conservatori italiani si sono  ben adoperati a sfornare musicisti abilitati all’insegnamento per le classi di concorso A31 -A32 -A77 , le prime due relative all’insegnamento frontale dell’educazione musicale, la terza relativa all’insegnamento dello strumento.
La maggior parte di questi abilitati fanno oggi parte di quei 200.000 mila precari senza posto di lavoro. Proprio in merito a questo vorrei capire, insieme a molti miei colleghi, il motivo per il quale i licei musicali non sono partiti.

Deve sapere Ministro che le medie ad indirizzo musicale così come i  licei sono tappe fondamentali per consentire ad un ragazzo di accedere al percorso di studi  in Conservatorio,in quanto grazie alla riforma Moratti (L.508/99) proprio i suddetti Conservatori sono stati elevati a Istituzioni Universitarie e  prevedono un programma didattico  di 3 anni per la laurea di primo livello e 2 per la laurea specialistica. Devo farle notare che , una volta, per diplomarsi in uno strumento occorrevano in media 10 anni. Come è mai possibile ora che uno studente possa riuscirci in 5 anni ? Non si può e , mi creda, non si tratta di essere piu’  o meno caparbi e perspicaci nell’apprendimento ma -semplicemente- per imparare a suonare bene uno strumento occorrono necessariamente piu’ di 5 anni. Fonti accreditabili possono confermarglielo.
Non crede Ministro che sia arrivato il momento di chiarire esattamente come stanno le cose in merito a questa faccenda ?Come è possibile che in Italia sia stata aperta  si e no una scuola media ad indirizzo musicale per regione ?Le chiedo,gentilmente, di chiarirci come e quando verranno aperti ulteriori  scuole medie e licei musicali previsti dal suo 
programma .
Quello che inoltre sostengo fermamente è che, nonostante tutto questo,  il suo Ministero non solo non sta ponendo rimedio alla  situazione di emergenza ma piuttosto continua a fomentare il malessere di studenti, insegnanti e genitori con proposte piuttosto bislacche di cui le faccio alcuni esempi :
-inserimento del “Berlusconismo ” nei programmi didattici di Storia
-la lettura della Bibbia all’interno delle classi
-il corso “Allenati per la Vita” , promosso da Lei e dal ministro La Russa ,  dedicato all’utilizzo delle armi.
Lei ha recentemente dichiarato in una trasmissione televisiva che si è dovuto tagliare poichè il 98% delle risorse era dedicato agli stipendi degli insegnanti.  Personalmente non ci vedo nulla di strano ,anzi, è cosa giustissima mentre è cosa sbagliata affamare migliaia di precari per sovvenzionare corsi come “Allenati per la Vita”.
Signora Gelmini , invece di mettere le armi in mano ai ragazzi ( che sono già ampiamente suggestionati da un mondo ormai  sufficientemente violento ) non crede sia meglio incentivarli allo studio di uno strumento musicale  e iniziare a colmare il gap tra medie, liceo e Conservatorio per esempio ?
Vuole gentilmente spiegarci per quale motivo , in un momento in cui c’è assoluto bisogno di integrazione e comprensione, si vuole leggere la Bibbia nelle scuole ?
Quanto tempo ci vorrà prima che alla scuola vengano restituiti gli 8 miliardi che ha perso quest’anno ?
Secondo lei quali sono le modalità didattiche da seguire per gestire delle classi da 30 alunni ?
Quando incontrerà i precari ? Vorremmo una data precisa , ormai la scuola è inziata,non crede sia il caso di cominciare a pensare a come muoversi per l’anno prossimo ?
Su cosa pensa di investire dal punto di vista delle attività extra scolastiche integrative ?
Ho sempre affermato e creduto,Ministro, che per risollevare le sorti della scuola e di tutto il nostro Paese non si possa tagliare deliberatamente sulla cultura come sta accadendo. I nostri ragazzi, studenti, saranno gli adulti che un giorno saranno chiamati a gestire l’Italia in tutta la sua bellezza e in tutta la sua complessità. Non si può continuare ad educarli alle armi e allevarli a pane ed ignoranza. La scuola ha bisogno di grandi risorse e non è sicuramente diminuendo il personale docente che si creerà la possibilità di nuovi investimenti culturali .Per quelli, è necessaria una grande volontà di produrre cultura pubblica da parte del governo , a dimostrazione dell’estrema fiducia riservata in un futuro migliore per i giovani. Non mi pare che ciò si stia verificando. I soldi  destinati agli stipendi dei docenti non devono subire dei tagli ma piuttosto devono essere incrementati in maniera adeguata, in modo
 da garantire un’alta qualità dell’istruzione dei nostri giovani  . E’ nella scuola che deve nascere la curiosità dei ragazzi di esplorare nuove culture, nuove forme di comunicazione verbali e non verbali. E’ nella scuola che bisogna coltivare le risorse umane , i talenti artistici e musicali degli studenti. Ad oggi manca fortemente una  continuità didattica ed è necessario recuperare al piu’ presto l’insegnamento modulare,soprattutto nella scuola primaria, per garantire una equa distribuzione del sapere e lasciare libero ogni insegnante di potersi dedicare alla propria materia con passione e devozione nei confronti degli allievi.
Tutto ciò al momento è molto difficile, c’è troppa confusione , poca chiarezza di informazioni, troppe graduatorie bloccate.
Per questo spero vivamente che  riuscirà a trovare una risposta per ogni domanda posta in questa lettera, ma le specifico che tutti noi  vorremmo delle risposte concrete, perchè i precari della scuola non possono aspettare altri 7anni. E nel frattempo speriamo che non si rompa mai uno specchio.
Saluti.





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