TAR Puglia: anche le sentenze possono essere epocali
Data: Martedì, 05 ottobre 2010 ore 08:14:43 CEST Argomento: Giurisprudenza
Il TAR
Puglia con l'ordinanza n. 707 del 30 settembre 2010 ha annullato tutti i provvedimenti
amministrativi che avevano comportato la mancata attivazione di una
classe e addirittura lo smembramento di un'altra nel Liceo classico
Socrate di Bari.
In particolare il TAR, riconoscendo la priorità degli interessi
pubblici al mantenimento delle classi di alunni, specie quando queste
sono frequentate da ragazzi ormai a metà del ciclo di studi in
situazione di handicap, richiamando la giurisprudenza della Corte
Costituzionale, fa piazza pulita delle norme contenute in due dei
provvedimenti sui quali si reggono le misure restrittive imposte agli
organici dalle pseudo riforme della Gelmini: le norme sulla
razionalizzazione delle risorse umane (DPR 81/09) e il decreto sugli
organici 2010/2011 (D.I. 55/10). Tali norme non possono ledere,
per mere esigenze di cassa, i diritti delle famiglie e dei loro figli,
come accaduto invece al liceo barese, cui era stata imposta la chiusura
di una classe a metà percorso scolastico.
I giudici, nella sentenza, scrivono che "Il criterio di organizzazione
scolasticaderoga di fronte ad altri interessi pubblici funzionali al
mantenimento della classe", in altri termini, le esigenze dei ragazzi
devono prevalere su quelle dell'amministrazione. Ancora, "La coesione
realizzata in una classe di studenti (...) non può essere compromessa
attraverso lo smembramento della medesima classe; e ciò tanto più se si
considera che quella compromissione turba gravemente le coscienze degli
studenti diversamente abili che in quella classe-comunità hanno trovato
un punto di equilibrio psico-fisico e culturale".
Inoltre, il TAR Puglia ha dichiarato la propria competenza territoriale
sul caso e rigettato la richiesta dell'Avvocatura di devolvere la
controversia al TAR Lazio, in quanto, ai sensi dell'art. 13 del codice
del processo amministrativo, i ricorrenti hanno impugnato atti "ad
effetto localizzato" per cui, pur essendo il DPR 81/09 e il D.I. 55/10
norme generali, tuttavia gli effetti della loro applicazione si
avvertono ad un livello locale la cui competenza è del TAR Puglia.
Il ruolo delle famiglie, degli studenti, dell'opinione pubblica è
fondamentale per aprire le crepe sempre più evidenti in questa politica
ispirata solo dai tagli all'istruzione, dalla volontà di svilire e
ridimensionare tutti i luoghi pubblici della conoscenza.
Per questo, abbiamo aperto sul nostro sito una rubrica per denunciare
situazioni insostenibili, violazioni delle norme sulla sicurezza,
cronache di ordinaria follia per un paese civile. Potete inviare
messaggi all'indirizzo rompiamoilsilenzio@flcgil.it.
Alle iniziative di mobilitazione della FLC CGIL si aggiungono ora anche
le sentenze della magistratura che danno ragione anche alle nostre
battaglie per affermare che l'istruzione, la formazione, la ricerca
sono beni pubblici da salvaguardare e sostenere. Questo Governo la
pensa diversamente, i lavoratori e gli studenti lo sanno da tempo, ora
anche l'opinione pubblica ne sta prendendo coscienza. (da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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