Valle d'Aosta: mantenimento scuole di montagna e' priorita'
Data: Luned́, 04 ottobre 2010 ore 16:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


In Valle d'Aosta sono nove le sedi di scuole primarie e dell'infanzia che si trovano in zone montane, quindi con significative distanze dal fondovalle e con una popolazione scolastica limitata. I Comuni che ospitano questi istituti sono Valgrisenche, Cogne, Rhemes-Notre-Dame, Gressoney La Trinite', Valsavarenche, Champorcher, Valtournenche-Breuil, La Thuile e Torgnon. ''Per essi - dice l'assessore regionale all'Istruzione, Laurent Vierin - abbiamo voluto consentire il mantenimeto delle sedi''.L'attenzione per le scuole di montagna si e' concretizzata, in Valle, con l'applicazione delle legge regionale 18 del 2005, che esplicitamente le cita. La sua applicazione e' cominciata nel 2006 per le scuole primarie ed e' proseguita, lo scorso anno, anche per le scuole d'infanzia. Vierin ha voluto sottolineare l'importanza di questi istituti inaugurando l'anno scolastico 2010-2011 proprio in una delle sedi di montagna, quella di Rhemes-Notre-Dame: ''Non e' stata una scelta casuale - commenta - ma un momento concreto di testimonianza dell'investimento che l'assessorato fa sulle scuole di montagna. Vogliamo continuare ad assicurare, infatti, un servizio scolastico territorialmente capillare e qualitativamente impeccabile nel nostro territorio''.

Un orientamento che, secondo Vierin, ha le sue radici nella tradizione delle 'ecoles de hameau', le vecchie scuole di villaggio - soppresse durante il regime fascista - che, dice, ''rappresentano per la nostra storia il segno dell'importanza che la comunita' valdostana attribuisce da sempre all'istruzione delle giovani generazioni''.

''Rhêmes - conclude l'assessore - senza la legge regionale avrebbe quest'anno perso la scuola dell'infanzia, cosi' come Valgrisenche e Champorcher. Aver operato per la sua apertura e aver rilevato l'interesse e la partecipazione di tutta la comunita' al momento dell'inaugurazione dell'anno scolastico e' stato un grande motivo di soddisfazione e un'ulteriore conferma della positiva ricaduta sull'intera popolazione degli interventi sull'istruzione e sulla crescita dei nostri giovani''.  (ANSA)

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