Solo due notizie che nulla avrebbero a che fare con le date stabilite per la ripetizione del concorso a ds in Sicilia
Data: Domenica, 03 ottobre 2010 ore 15:52:44 CEST Argomento: Opinioni
Dopo qualche momento di
incertezza abbiamo ritenuto giusto pubblicare sul nostro sito quanto
riportato dalla Disal (http://www.disal.it) relativamente alla notizia
di sospensiva delle prove scritte per la ripetizione del concorso a
dirigente scolastico, fissate per il 14 e il 15 ottobre prossimi, ma
spostate, per quanto è dato capire
(http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-236928.htm) dopo
novembre. Qualche ora dopo però ci veniva segnalata un'altra
sentenza
(http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-236940.html) con cui il
Tar del Lazio fissava una udienza al 25 gennaio 2011 per consentire al
Miur di depositare degli atti, ma relativi a una vertenza per la
mancata inclusione nelle graduatorie nazionale per posti a presidi di
alcuni docenti. Queste due notizie hanno creato, giustamente forse, un
po' di trambusto presso molti colleghi che in vario modo si sono fatti
sentire per chiedere lumi e delucidazioni.
Non avendo particolare bernoccolo per materie legali abbiamo fatto due
cose: leggere più volte le due notizie pubblicate e poi chiedere lumi a
che di queste cose se ne intende.
A nostro singolo parere la prima notizia, quella della Disal, non è
credibile, né attendibile perché non fa alcun riferimento a un dato
certo o a un documento o a una fonte precisa. Quattro parole iniziali e
poi la solita discussione sul lodo Siragusa e la caparbietà della Lega
di Bossi per non farla passare. Un titolo così forte presuppone un
altrettanto forte riferimento normativo o legale o bibliografico.
Uscirà a giorni? Non crediamo, mentre non fa testo una notizia di
giornale, ma lo fa una raccomandata R/R dell'Usr che procrastina le
prove. Ci sono i tempi?
La sentenza invece del Tar, da noi per intero riportata, se la si
guarda bene tratta semplicemente una querelle di alcuni colleghi
che protestano per essere inseriti nella graduatoria nazionale a
dirigente, istruita nel 2009 e che solo ora viene discussa e per la
quale il Tribunale chiede, entro il 25 gennaio 2011, delucidazioni al
Miur. Una faccenda quindi che non ha nulla a che vedere col concorso
del 14 e 15 ottobre a Palermo. Ma posto pure che la riguardasse,
essendo una sentenza del settembre scorso, ci spiegavano, per essere
applicata ha bisogno di atti di adempimento o di ottemperanza; e poi
dovrebbero seguire delle comunicazioni ufficiali ai concorrenti,
presidi congelati e no, per differire il concorso. Visti i tempi
strettissimi, anche se si fosse trattato di un differimento (ma non lo
è) delle prove scritte non avrebbe potuto avere valore effettivo per
bloccare il tutto. In altri termini assai più asciutti: due notizie che
nulla tolgono e nulla inficiano, finora, nella conferma delle date
della ripetizione del concorso a preside. Aspettiamo, e anche questo
bisogna dirlo, una probabile notizia importante su questa infinita
materia in settimana, benchè, secondo il nostro amico Polibio, ormai
nulla potrà impedire lo svolgimento delle prove scritte di ottobre.
Sicuramente (si accettano scommesse) il giorno dopo la pubblicazione
degli esiti e dei giudizi di merito fioccheranno i ricorsi, riportando
ancora una volta le date per gli orali al di là del tempo, e con molta
probabilità gli attuali presidi congelati rimarranno tali, alla stregua
degli incaricati, contribuendo ancora di più alla erosione del fegato
non solo dei diretti interessati ma anche dei docenti a vario titolo
coinvolti. Uno sbocco? Partecipare (ci sembra lapalissiano) al concorso
a dirigente che la Gelmini ha promesso entro quest'anno, mentre noi,
con nostra reale stanchezza, continueremo a seguire questa incredibile,
bizantina, paradossale, asfissiante storia la quale purtroppo ha pure
creato malumori, astio, diffidenza fra troppi colleghi.
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org
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