Gli insegnanti cattolici siciliani scrivono al Papa
Data: Sabato, 02 ottobre 2010 ore 07:09:49 CEST
Argomento: Redazione


Domenica  3 ottobre in Piazza Verga dalle ore 10,30 alle ore 12,30 in collaborazione con l’AIMC di Catania avrà luogo una manifestazione cittadina di presenza cristiana  degli educatori con la manifestazione   “Cento piazze per la sfida educativa”
      La manifestazione promossa dall’AIMC (Associazione Maestri Cattolici) nel 65° anniversario della fondazione , in collaborazione con l’UCIIM (unione cattolica dei docenti),   l’Ufficio Nazionale per l’Educazione, la Conferenza Episcopale, il patrocinio dell’ANCI e del Ministero dell’Istruzione, attraverso le scuole e gli Uffici scolastici provinciali,  vuole essere un  segno di presenza ed un modo per  testimoniare l’impegno educativo dei cattolici nella scuola.
Tra le 100 piazze coinvolte in Sicilia la manifestazione si svolge anche  nelle città capoluogo: Agrigento,  Trapani, Messina, Siracusa, nelle piazze di   Alcamo, Monreale, Mazzara del Vallo, Gela  e nella provincia di Catania nelle piazze di Acireale, Giarre e Grammichele 
In occasione della visita del Papa a Palermo gli insegnanti cattolici, hanno scritto al Papa una lettera, e “fortemente interpellati” dal costante richiamo di Benedetto XVI all’“emergenza educativa” del nostro tempo hanno scritto: “Riconosciamo i nostri limiti e le nostre manchevolezze e, con l’orgoglio dell’esercizio di una nobile professione, riconfermiamo a Vostra Santità la nostra piena disponibilità ad un servizio generoso alla nostra comunità nel segno della libertà e della democrazia, confortati e illuminati dal dono della fede”.
“Qui, in questa nostra bella terra di Sicilia – si legge di seguito –, ricca di memoria, c’è molto da fare nel campo dell’istruzione e della formazione per essere degni continuatori di una prestigiosa tradizione ma, soprattutto, per costruire una società migliore, una comunità che abbia veramente al centro la persona umana e la sua prospettiva di crescita civile”. “C’è molto da fare per estirpare varie forme di violenza ed assicurare un futuro migliore alle giovani generazioni, sovente disorientate da falsi valori ed umiliate dalla mancanza di un adeguato lavoro; c’è molto da fare per valorizzare pienamente le numerose risorse umane, culturali, religiose, ambientali. E ciò costituisce una pressante sfida per ciascuno di noi”.
        “Ci risuona ancora il grido, forte e convinto, contro la mafia, di Giovanni Paolo II, ad Agrigento, e la  proposta ammonitrice - agli uomini di questa tremenda organizzazione - di convertirsi e di cambiare vita”.
“Per noi – affermano i maestri cattolici siciliani - educare vuol dire soprattutto allontanare i nostri alunni da ogni cultura di disimpegno, di violenza e di morte per la piena valorizzazione della dignità di ciascuno, affermando i valori della vita e della solidarietà”
 Questa lettera sarà letta inoltre in tutte le 100 piazze d’Italia dove si svolge la manifestazione di presenza degli insegnanti cattolici ed il richiamo all’azione educativa costituisce un contributo di stimolo e di sostegno alla “sfida educativa” che la società di oggi richiede in maniera pressante a tutti gli educatori, docenti e genitori.

Giuseppe Adernò

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