Ritorno a scuola da incubo: Skuola.net dà voce agli studenti
Data: Martedì, 28 settembre 2010 ore 07:48:36 CEST Argomento: Rassegna stampa
Accalcati
in aule piccine, stravolti da orari diversi e disorientati da nuovi
professori, gli studenti raccontano l'incubo del primo giorno di scuola.
I racconti raccolti da Skuola.net
parlano chiaro: non è un bel periodo per la scuola italiana.
STRETTI COME SARDINE, IN AULA SI INCIAMPA TRA LE CARTELLE - Quello che
in particolare gli studenti lamentano è il gran affollamento nelle
aule. aLesSi@98 ad esempio dice: “io vado alla scuola media e adesso
hanno spostato la scuola media nell'ultimo piano delle scuole
elementari...io sono in una classe di 31 alunni, stiamo stretti come le
sardine […] lì dentro è un casino, mezza parola l'uno e già i sente un
fracasso...aiuto!!!”. E pure kobetto non se la passa bene: “sono in 3°
media, il primo giorno di scuola è stato il peggiore, in classe non si
riesce a camminare se non inciampi in una cartella” e aggiunge che la
sua scuola è passata dall’avere 3 classi ad averne 5 ed ora, durante
l'intervallo, non si riesce nemmeno a camminare perchè il corridoio e
l'ingresso sono troppo piccoli e stretti.
L'ECCEZZIONE - Solo fabrizioroccapc lascia una testimonianza positiva:
“Io frequento la seconda di un liceo scientifico a Bolzano, Alto Adige.
Siamo in 16 in una classe abbastanza grande (questo perché l'anno
scorso ne hanno bocciati 12 su 23). In più non abbiamo lezioni da 60
minuti, bensì da 50” (sottolineiamo che si tratta di una regione a
statuto speciale e qui la riforma delle superiori entrerà in vigore a
partire dal prossimo anno scolastico).
ORARI AUTOBUS IMPAZZITI? NO, HANNO SPOSTATO LA CAMPANELLA - Ed è
proprio il nuovo orario altro punto dolente. Nelle prime classi delle
superiori quest’anno si è passati dall’ora di 50 min a quella di 60,
con conseguenze non proprio positive. m.cristina dichiara: “Nella
classe mia siamo 22 ma la cosa che da fastidio a tutti i ragazzi
dell'istituto è che hanno spostato l'orario d'entrata (8:15 inizio
lezione) e di uscita due volte a settimana (14:15) senza pensare ai
ragazzi che devono viaggiare per i quali quindi non coincidono gli
orari degli autobus. Addirittura ci sono alcuni che hanno il permesso
di uscire mezz'ora prima e che gliela fanno contare come assenza.”
QUESTIONE DI COINCIDENZE - Anche m4ddy racconta la sua brutta sorpresa:
“Nel rientro a scuola, ho trovato l'ora di 60 minuti. Dalla settimana
prossima, 4 giorni si esce alle ore 14,20 e due giorni alle ore 13,20.
Orario di entrata ore 8,20. Frequento il secondo anno del Liceo
Scientifico e la mattina mi tocca prendere il pullman alle ore 7,00, in
quanto in periferia se è pieno non si ferma. Arrivata a destinazione il
bus si ferma giù alla piazza del paese e per arrivare a scuola devo
fare quasi 10 minuti di salita. Immaginate quando esco alle 14,20 e il
bus c'è alle 14,30 (sempre sperando che non piova, cosa impossibile là
in inverno).”
CHE SFORBICIATA! - cesco invece sottolinea che “la cosa peggiore non
sono solo le ore da 60 minuti” ma soprattutto “i tagli alle materie
tecniche (istituto per geometri) che sono molto importanti per la
formazione” nonché “l'uscita 2 giorni a settimana alle 14.10”. Anche
Maffy, non ha problemi solo di orario, ma anche di insegnanti:
“abitando lontano (a 40 km dalla mia scuola) la mattina mi alzo alle
5.50 (quella che frequento è la scuola più vicina a casa) e arrivo
appena in tempo per le 8... esco alle 2 e arrivo a casa, dopo aver
fatto 1 km di corsa per arrivare alla fermata, alle 3 e 30! Facciamo 2
intervalli brevi, in cui non si riesce nemmeno a fare la pipì; prof non
ancora confermate e prof che hanno talmente tante classi che
tralasciano noi che abbiamo l'esame; prof indietro col programma che
non sanno nemmeno loro cosa fare per ritornare al punto di partenza.
[…] alcuni miei prof hanno 9 classi e fanno dalle 4 alle 5 ore fino a
quando non saranno trovati nuovi prof.”
E LE PROF GANZISSIME VENGONO LICENZIATE... - Merlino rimarca sul
problema degli insegnanti: “Carta igienica e sapone... beh, quelle
posso anche portarmele da casa, tenermele in tasca... Ma i prof no! Io
l'anno scorso avevo una prof ganzissima, giovane e appassionata, ma era
precaria e quest'anno l'hanno mandata via, così ci troviamo un'altra
che è pure arrabbiata perché è stata trasferita d'ufficio e qui non ci
voleva venire. Ma quale riforma? Qui stanno tagliando i finanziamenti
al nostro futuro!”
IN ATTESA DELLA CAMPANELLA - Tra i commenti raccolti da Skuola.net
interviene anche Psicopatiologo raccontando: “Nella mia scuola media la
mattina non ci fanno entrare nel territorio scolastico ma ci tocca
stare fuori in mezzo alla strada e poi per non fare di sabato scuola ci
fanno uscire alle 14.00.”
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