LETTERA DI UN ORDINARISTA ALLA UIL SCUOLA
Data: Domenica, 20 marzo 2005 ore 06:00:00 CET
Argomento: Opinioni


LETTERA DI UN ORDINARISTA ALLA UIL SCUOLA Spett.le UIL Scuola, sono iscritto alla UIL da diversi anni nel comparto Pubblica Amministrazione - Università ed esprimo il mio apprezzamento per l'eccellente lavoro svolto a difesa di tutti i lavoratori, a prescindere dalla loro posizione contrattuale. La UIL comparto Pubblica Amministrazione - Università, sia a livello nazionale che a livello locale, ha svolto un'azione equilibrata, saggia e meditata. I rappresentanti della UIL Scuola invece evidenziano, in modo clamorosamente fazioso e drammaticamente iniquo «che il problema del precariato si affronta con la previsione, prima del passaggio al nuovo sistema di reclutamento, di un periodo di transizione che assegni alla procedura delle graduatorie permanenti una percentuale di posti superiore all'attuale 50%». Si tratta di una proposta assurda, vergognosa e discriminatoria. Coloro che, per capacità e preparazione, hanno ottenuto una idoneità nelle Graduatorie di Merito dovrebbero godere di particolare tutela da parte dei sindacati, anche in considerazione di lunghi anni di umiliazioni ingiustificabili. Tutti sappiamo della vaneggiante supervalutazione del titolo rilasciato dalle Scuole di Specializzazione e dell'intollerabile e conseguente quasi totale impossibilità per gli idonei delle GM di ottenere incarichi a tempo determinato. Tutti sappiamo del blocco delle assunzioni in ruolo che ha reso finora le GM elenchi utili solo a fini statistici. Che le S.V. adesso vogliano avanzare questa idea di "soluzione finale" ai danni di cittadini idonei/vincitori di concorso pubblico è una cosa inaccettabile. Trattasi di un attacco premeditato ad una intera categoria di persone spesso senza rappresentanza e senza lavoro, a causa di una politica scellerata di cui ora la UIL Scuola si rende corresponsabile. Una politica che scredita l'accesso al pubblico impiego tramite lo strumento concorsuale a vantaggio di canali di reclutamento di dubbia selettività. Questa scelta di campo è la chiara mortificazione del diritto di una parte, a vantaggio del diritto di un'altra. È una posizione indifendibile, che, se perseguita, renderà la UIL un sindacato che divide i lavoratori - invece di unirli - contrapponendoli gli uni agli altri, secondo logiche aberranti che calpestano ogni dignità dei disoccupati della scuola. Con amarezza, i miei più cordiali saluti. GIOVANNI RAPALLINI Milano





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