Anzianità o merito ?
Data: Domenica, 26 settembre 2010 ore 18:54:25 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Pasquale AlmiranteLo scatto di anzianità sessennale, maturato dai docenti che ne hanno il diritto, è stato pagato con gli emolumenti di questi giorni, per cui il suo temuto blocco, come annunciato dalla finanziaria scorsa, sarebbe scongiurato. Dunque sembrerebbe che un diritto fondamentale venga confermato anche perché si doveva negare per tre anni e solamente al personale della scuola, escludendo tutti gli altri, come per esempio le gerarchie dell'esercito la cui fascia stipendiale cresce coi gradi.
Una evidente ingiustizia a favore della quale la ministra aveva però detto che «bisogna superare gli scatti di anzianità che sono una cosa di cui non andare orgogliosi: non è da Paese civile l'avanzamento in base al tempo e non al merito».
E infatti l'unico fondo per riconoscere questo merito doveva essere un 30% di risparmi ministeriali, a danno però di assunzioni e rimesse alla scuole, ma che sull'onda della protesta fu promesso di dirottare per il riconoscimento appunto della anzianità, tralasciando il merito.
E se così è avvenuto, secondo quanto affermato da Gelmini, il nostro resterebbe un Paese incivile perché tralascerebbe il civilissimo premio del merito per favorire l'arretrata anzianità.
Una contraddizione che ha fatto insospettire la Flc-Cgil: "Come si può affermare un principio, seppure sbagliato, e poi disattenderlo?".
Ma non solo, sembrerebbe pure che nessun decreto sia stato adottato per confermare il pagamento degli scatti sessennali, né sarebbero stati sentiti i sindacati.
Del tutto opposto il comunicato della Cisl che ritiene il pagamento degli scatti una vittoria della sua politica di dialogo col Governo e non di contrapposizione come invece ha fatto la Flc la quale però giudica la faccenda come una furbata per non aggiungere benzina sul fuoco, che sta divampando nell'accampamento dei precari, anche sulle rocche fortificate dei professori di ruolo.
E infatti, in funzione del paventato disconoscimento degli scatti, che si è unito al blocco degli aumenti contrattuali, è serpeggiata la proposta di attenersi a scuola solo all'ordinaria amministrazione, lasciando tutti gli altri incarichi e le altre funzioni opzionali e non di legge.
Una sorta di disobbedienza civile per fare capire che è ingiusto inveire contro i professori che dovrebbero invece essere considerati il pilastro fondante per costruire le future architetture culturali dei giovani.

Pasquale Almirante - La Sicilia del 26 settembre 210





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