NAXOS, Centorrino: modificare il sistema amministrativo e finanziario.
Data: Domenica, 26 settembre 2010 ore 13:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni


Intervenendo al  convegno regionale  sul tema: Quattro passi per riflettere su una scelta consapevole per la prosecuzione degli studi” che si è svolto  a Giardini   Naxos il 24 settembre , l’Assessore regionale all’Istruzione Mario Centorrino ha illustrato alcune linee di sviluppo della scuola siciliana.
La sollecitazione verso un’azione sistemica ed unitaria della scuola siciliana  è certamente condivisibile, e sollecita tutti gli operatori ad agire in sinergia.
Le scuole ed i presidi dovrebbero costituirsi come longa manus  “braccio operativo” dell’Assessorato, ma tutto ciò sarà possibile non soltanto con il ricevere la comunicazione di collocare nelle scuole le fotografie di Falcone e Borsellino, bensì attraverso una modifica del sistema amministrativo e finanziario  che fa veicolare le somme attraverso un miriade di canali comunicanti, che provocano ritardi e dispersione di energie e di finanziamenti.
Si attendono  da mesi contributi e finanziamenti di somme che non consentono l’espletamento del servizio scolastico e sono molti i ragazzi che  sono rimasti senza scuola, per il ritardato avvio dei corsi post qualifica  di tipo A e B
La scuola siciliana, autonoma da 62 anni, ed oggi le singole istituzioni scolastiche autonome da dieci  anni hanno il diritto e la facoltà di amministrare direttamente le somme che la Regione dovrebbe assegnare direttamente senza il tramite dei Comuni. Si provveda a modificare la legge e rendere agevole il passaggio e l’assegnazione di fondi, che risultano ogni anno sempre più ridotti.
I contributi per i buoni libri e per i servizi scolastici che hanno come destinatari le scuole non hanno necessità di intermediari, è opportuno, infatti, che  arrivino direttamente alle scuole che le assegnano ai fruitori del servizio scolastico, genitori e studenti  e solo così si producono efficaci  servizi.
I tempi dell’Amministrazione  (regionale, provinciale, comunale) non corrispondono ai tempi della scuola e quando i contributi arrivano in ritardo il male ed il vuoto  che la loro mancanza ha  prodotto risulta incolmabile, l’anno scolastico segue i suoi tempi e non torna indietro.
Di questa responsabilità credo che l’Assessore se ne renda conto e si auspica che nella nuova e tanto attesa “legge regionale sul diritto allo studio” che ancora si rigira tra le polverose carte della quinta  commissione  regionale, venga smontato l’apparato burocratico regionale che, mentre dichiara di offrire dei servizi, di fatto li nega e li calpesta.
I progetti regionali per la dispersione, la devianza, lo sviluppo nell’apprendimento linguistico, il potenziamento dei saperi di italiano e matematica, la quota didattica regionale del 20%  del monte orario scolastico, sono tutti argomenti e ambiti di intervento operativo per lo sviluppo della scuola siciliana e, sperando nella stabilità politico-amministrativa, si attendono i frutti.
Nell’intervento dell’Assessore Centorrino non è stato affrontato il tema dell’edilizia scolastica  e della sicurezza degli edifici che purtroppo in Sicilia appare un capitolo nero di  non facile ed immediata soluzione.

Giuseppe Adernò
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