IL VERO SCIOPERO? NIENTE GITE E LIBRI DI TESTO!
E' ormai da tempo immemore che il personale della scuola sciopera. Certo gli scioperi di un tempo erano più gagliardi, speranzosi, vitali: negli anni 80 si lottava senza badare a precettazioni e perdita della giornata di lavoro, insomma ci si credeva un po'. Oggi le forme di protesta sono sempre più svilite e fiacche, il personale docente, tra arrabbiati e rassegnati, si lascia pilotare un po', senza una reale convinzione, dalla voce del sindacalista di turno.
In questa ennesima giornata di sciopero generale, voglio dunque fare una proposta, d cui mi è giunta voce, e che ho ritenuto molto, ma molto interessante: colleghi, passiamo a nuove forme di protesta, colpiamo l'opinione pubblica, troncando parte degli interessi economici che ruotano intorno alla scuola.
In primis niente più libri di testo: non ci servono, diciamolo pure, da soli, per quanto ci abbiano in tutti i modi svilito, bastiamo e soverchiamo. Qualche fotocopia, qualche schema alla lavagna, qualche bel dettato...e addio case editrici: i ragazzi potranno magari imparare di più che da tante e spesso noiose pagine.
E poi eliminiamo le gite. Fino a quando alla scuola non sarà restituita dignità, niente più affari per le agenzie di viaggio, che sono solite proporre itinerari discutibili e approssimativi. Niente, chiuso, non partiamo più, nè noi, nè gli alunni, buona notte ai suonatori!
Volete vedere che alla fine, forse per la prima volta, senza la mediazione discutibile dei sindacati...ci daranno ascolto?
Silvana La Porta