Napolitano, priorità a spesa ricerca e istruzione
Data: Marted́, 21 settembre 2010 ore 20:11:26 CEST Argomento: Redazione
''Nel portare
avanti l'impegno comune e categorico per la riduzione del debito
pubblico bisogna riconoscere la priorita' della ricerca e
dell'istruzione nella ripartizione delle risorse pubbliche
disponibili'', ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, inaugurando ufficialmente al Quirinale il nuovo anno
scolastico.
Occorre ''riformare con giudizio, occorre sanare squilibri, disparita',
disuguaglianze che - ha aggiunto - si presentano anche nell'Istruzione
che dovrebbe servire proprio a colmare le disuguaglianze''. Inoltre
''occorre partire da diagnosi adeguate''.
''Dobbiamo costruire in tutti i campi
una cultura ed una pratica sul merito. Bisogna mettere in tutti
i campi le persone in grado di meritare. Questo vale ovviamente anche
per la scuola, per i suoi insegnanti e per i suoi studenti'' continua.
Napolitano ha chiesto di elevare la
qualita' dell'insegnamento, di motivare gli insegnanti, richiedere che
abbiano un'adeguata formazione, ma occorre anche offrire loro validi
strumenti formativi e di riqualificazione e su tutto questo,
ovviamente, e' necessario investire. Nel passato - ha aggiunto - non lo
si e' fatto abbastanza e si sono prodotte situazioni pesanti. Occorre
dunque qualificare e riqualificare coloro che aspirano ad una
assunzione a tempo indeterminato''.
''Quest'anno abbiamo voluto che la cerimonia di apertura dell'anno
scolastico si svolgesse a Roma, al Quirinale, nel Palazzo Reale di
Napoli e nella Reggia di Venaria, tre realta' di quell'Italia unita in
cui crediamo e di cui nel 2011 festeggeremo il centocinquantesimo
anniversario'', ha detto il presidente della Repubblica, calcando la
voce sull'espressione ''l'Italia unita'' con un evidente significato
che e' stato sottolineato dai presenti con un lungo applauso. ''La
scuola - ha aggiunto - deve rappresentare per tutti un luogo di
incontro e di integrazione''. Occorre studiare, ha detto agli studenti,
sapendo che ''non e' sempre un divertimento e comporta fatica''. Alle
famiglie ha rivolto l'invito a stabilire rapporti ''di fattiva
collaborazione con gli insegnanti per evitare ritardi e lacune poi
difficili da colmare''.
Napolitano ha concluso il discorso per l'apertura dell'anno scolastico
rivolgendosi agli studenti con una constatazione: ''Ho conosciuto molte persone che si sono
pentite di non aver studiato abbastanza, nessuno che si sia pentito di
aver studiato troppo. Quindi, ragazzi, non perdete l'opportunita' che
avete. Mi raccomando: quest'anno mettetecela tutta!''.
L'istruzione, ha detto, negli ultimi decenni ha fatto in Italia
''notevoli passi avanti anche in termini di percentuale di diplomati e
di laureati''. Siamo piu' vicini alla media dei paesi sviluppati,
stiamo ''correndo piu' in fretta di altri, ma non abbiamo raggiunto i
paesi piu' avanzati''. Occorre colmare la distanza perche' l'istruzione
''e' una risorsa cruciale per affrontare una dura competizione
globale''. Al Governo ed al
Parlamento ha chiesto di avere uno sguardo lungimirante, di pensare al
contesto mondiale in cui l'Italia e l'Europa dovranno muoversi nel
futuro, nel quale ''sara' essenziale il livello di istruzione e
formazione raggiunto''.
''C'e' bisogno di cambiamento sulle direttrici di massima degli
interventi necessari come si e' da tempo evidenziato: piu' qualita',
rapporto piu' stretto tra istruzione e mondo del lavoro, maggiore
spazio alle competenze necessarie nelle societa' contemporanee''.
(ANSA)
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