Boom paritarie in Campania. Oltre 200 istituti aiutati dallo Stato
Data: Lunedì, 20 settembre 2010 ore 07:58:36 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Le scuole private paritarie sono state introdotte nel 2000 con una legge che ha stabilito i criteri per ottenere l’equivalenza con le scuole pubbliche. Da qui la possibilità per gli studenti di ottenere diplomi equipollenti e per i professori di vedersi riconosciuti gli stessi punti per le graduatorie di una scuola statale. In Campania c’è stato un vero boom. Le paritarie sono 2022, di cui 329 sono scuole superiori. «Si contano sulle dita di una mano gli istituti privati che rispettano le regole», commenta il segretario regionale della Cgil Scuola Giuseppe Vassallo, «sono vere e proprie scuole di malaffare per quanto riguarda le condizioni di lavoro ».
SOSTEGNO PUBBLICO Eppure molte di queste scuole ricevono direttamente o indirettamente finanziamenti dallo Stato. «A noi risulta che per ottenere fondi pubblici spesso, servendosi di prestanome, dichiarino un numero di alunni superiore a quelli effettivamente iscritti», accusa Vassallo, che punta il dito contro l’Ufficio Scolastico Regionale:«Non mi riferisco a nessun dirigente in particolare, ma è compito loro disporre ispezioni e controlli e quindi è chiaro che la responsabilità è anche loro ». Per conservare il riconoscimento della parità le scuole private devono rispettare i contratti nazionali di lavoro, ma quasi sempre questo non accade, anche se le carte risultano in regola. Francesco Amodio, rappresentante cittadino dei Cobas, ammette: «È una realtà nota, ma purtroppo possiamo fare poco, perché i lavoratori non denunciano mai». Dalla Cisl scuola confermano che mai un insegnante ha chiesto sostegno in una vertenza contro istituti paritari. «Questi malavitosi sono bravi a camuffare il lavoro nero», conclude Vassallo, «le vertenze contro le scuole privare sono rarissime e per il sindacato chi vi lavora è un fantasma». (L'Unità)

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