Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, con una
lettera fatta inviare nei giorni scorsi dal direttore dell'ufficio
scolastico della Lombardia, ha chiesto al sindaco di Adro (Brescia) di
"adoperarsi per la rimozione dal polo scolastico del simbolo" noto come
il "sole delle Alpi". E' quanto apprende l'ANSA.
Nella lettera, firmata dal direttore Giuseppe Colosio, viene dato atto
al sindaco di Adro di aver realizzato "attrezzature didattiche
all'avanguardia", ma è anche spiegato che non può essere nascosto il
fatto che "il sole delle Alpi" è uno dei simboli utilizzati dalla Lega,
il movimento politico al quale appartiene la maggioranza
dell'amministrazione comunale di Adro. Nella lettera si ricorda
l'attenzione mediatica di questi giorni e si sottolinea che è dovere
dell'amministrazione evitare che la politica di parte entri nella
scuola: la delicatezza della funzione - si legge nel testo - impone di
intervenire anche in caso di solo sospetto, per evitare ogni possibile
strumentalizzazione.
SINDACO
ADRO, STUPITO DA LETTERA MINISTRO -
''Sono stupito. Aspetto di leggerla, al momento non
posso sapere''. Cosi' risponde Oscar Lancini, sindaco di Adro, in
merito alla
lettera che gli ha fatto pervenire il ministro dell'Istruzione,
Mariastella
Gelmini, chiedendogli di ''adoperarsi per la rimozione dal polo
scolastico del
simbolo'' del Sole delle Alpi. ''Dalle dichiarazioni del ministro - ha
proseguito il sindaco - mi pareva di aver capito che avesse preso atto
che il
simbolo del Sole delle Alpi e' del territorio e non di partito''. Il
sindaco,
che oggi non e' ad Adro, parlando della manifestazione di protesta che
si e'
svolta oggi davanti alla scuola, ha detto: ''Non c'era bisogno che
rimanessi a
difendermi, sapevo che i miei concittadini lo avrebbero fatto''.
PD:
FINALMENTE 'L'ECLISSI', SCUOLA BENE DI TUTTI -
"Finalmente! Ci voleva una grande
mobilitazione civile per spingere il ministro a chiedere una cosa di
ordinario
buon senso nonché suo preciso dovere e cioé togliere il simbolo della
Lega
dalla scuola di Adro. E finalmente è arrivata l'eclissi del Sole delle
Alpi". Così il Pd con Francesca Puglisi, responsabile Scuola del
partito
commenta la decisione del ministro Gelmini di far rimuovere i simboli
leghisti
dalla scuola di Adro. "E' una vittoria della democrazia e della società
civile. Continueremo a vigilare perché la scuola pubblica resti un bene
di
tutti" conclude l'esponente del Pd.
FLI:
OK
GELMINI, DIRIGENTI PAGHINO DANNO ERARIALE -
"Bisogna dare atto al ministro dell'istruzione
di essere finalmente intervenuta per rimettere ordine nell'incredibile
vicenda
della 'scuola di partito' di Adro. Ora speriamo che non si apra un
braccio di
ferro con la Lega, che d'altra parte ha già ottenuto la pubblicità che
voleva". Così il deputato di Fli Benedetto Della Vedova commenta la
notizia che il ministro dell'Istruzione ha chiesto al sindaco di Adro
di
cancellare il 'Sole delle Alpi' dalla scuola. "A questo punto -
prosegue
Della Vedova - spero almeno che le spese per la 'deleghistizzazione'
del Polo
scolastico, i simboli leghisti sono e vanno tolti ovunque, non
finiscano a
carico dei cittadini di Adro, ma degli amministratori che hanno
prodotto, con
una scelta sconclusionata, anche un danno erariale per il Comune".
AD
ADRO IL
PD METTE TRICOLORE CONTRO SOLE DELLE ALPI -
Sono state almeno un migliaio le persone che hanno
partecipato oggi ad Adro (Brescia) alla manifestazione contro la
collocazione
del simbolo leghista del 'Sole delle Alpi' nella scuola elementare
comunale di
Adro. La manifestazione si è tenuta, soprattutto nella seconda parte,
sotto una
pioggia torrenziale. Tra i politici presenti anche il vicepresidente
del
consiglio regionale, Filippo Penati, che ha appeso una bandiera
tricolore
sull'inferriata del nuovo polo scolastico. Penati che ha avuto parole
durissime
contro la presenza di simboli leghisti nella scuola e ad un certo punto
voleva
anche entrare nell'edificio, ma alcuni genitori di Adro hanno
protestato
sostenendo che "non si strumentalizzano politicamente i bambini". Nel
centro del piccolo paese della Franciacorta si sono avute accese
discussioni
tra i manifestanti e gli abitanti, ma non ci sono stati problemi di
ordine
pubblico. (ANSA)
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