Gelmini: Dal 2011 un miliardo l'anno per la qualità. Stiamo facendo accordi sull'ipad a scuola. Fuori i simboli politici dalle classi
Data: Giovedì, 16 settembre 2010 ore 22:04:35 CEST
Argomento: Rassegna stampa


«Dal 2011 la scuola avrà a disposizione un miliardo di euro l'anno da investire nella qualità».
L'annuncio è arrivato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che ha spiegato come grazie a queste risorse (che derivano dal piano di riduzione degli organici inaugurati nel 2008) si potrà intervenire «sull'edilizia scolastica, laboratori, formazione degli insegnanti, computer».

Parlando ai microfini di Mattino Cinque, la titolare di viale Trastevere è tornata anche sul tema precari, ribadendo l'impegno ad assorbire tutti i 230mila insegnanti iscritti nelle graduatorie a esaurimento nel giro di 7-8 anni, prevedendo anche «finestre» per far rientrare i giovani talenti che vorranno impegnarsi nella scuola.

Gelmini ha poi ricordato l'episodio dell'introduzione di simboli leghisti (il sole delle Alpi) nella scuola di Adro, nel bresciano, sottolineando tutta la sua «perplessità» sull'iniziativa, così come, ha aggiunto, «tutte le volte in cui nella scuola entrano simboli politici». Cosa ben diversa dal crocifisso, ha subito precisato. Il ministro si è quindi detta contraria all'insegnamento di un'altra religione (diversa da quella cattolica) nella scuola italiana. «Credo non si possano mettere sullo stesso piano le due cose - ha detto - ancorché sia implicito il rispetto delle altre religioni». Quanto alle polemiche degli scorsi giorni sulla lettura della bibbia in classe, ha precisato: «mi é stato chiesto cosa pensavo della lettura della bibbia in classe. Penso che sia un fatto positivo, non pensavo di destare scandalo».

Il ministro ha anche annunciato l'arrivo a breve degli ipad a scuola.
«Il ministero - ha spiegato - sta facendo «alcuni accordi con le poste per consentire anche l'utilizzo dell'ipad. Si tratta di progetti in itinere, ma l'attenzione del governo per le nuove tecnologie e per l'inglese é molto forte. «Alla fine dell'anno scolastico in corso - ha aggiunto - «il 15% degli studenti potrà avere in classe una lavagna multimediale e supporti tecnologici per studiare». Una battuta infine sul tetto del 30% di alunni stranieri per classe introdotto da quest'anno nelle classi prime, "derogato" in diversi istituti: «dal prossimo anno - ha sottolineato - non ci dovrebbero essere più sforamenti»

(Cl.T.)





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