FAREFUTURO, SU LEGA TROPPI SILENZI. ORA TRICOLORE IN OGNI AULA
Data: Giovedě, 16 settembre 2010 ore 17:00:48 CEST Argomento: Rassegna stampa
'Visto che i silenziosi
sedicenti rappresentanti della ''destra italiana'' hanno scelto di
appaltare la propria identita' (tanto sbandierata, quando fa comodo) a
Bossi & co, ecco una bella provocazione. Un atto dal sapore
eversivo, visti i tempi. Riccardo Nencini, segretario del Partito
socialista, aveva gia' proposto una coccarda tricolore per ogni
studente delle elementari. Ma noi vogliamo essere ancora piu'
rivoluzionari, ancora piu' ''provocatori''. Vogliamo una bandiera
intera. Vogliamo un tricolore in ogni classe, davanti agli occhi di
ogni studente, in ogni scuola d'Italia (Adro inclusa).
Una rivoluzione tricolore''. Ffwebmagazine, periodico online della
Fondazione Farefuturo, torna a parlare del caso della scuola di Adro,
''''marchiata'' con i simboli leghisti''. Una vicenda, scrive
Farefuturo, che ''dovrebbe aver reso chiaro a tutti che la consistenza
del pericolo padano (pericolo essenzialmente ''culturale'', e per
questo insidioso)''. E invece ''prosegue la prassi del silenzio,
prosegue l'accondiscendenza un po' bonaria nei confronti delle pretese
della Lega, delle sue carnevalate, delle sue pernacchie e del suo dito
medio''.
Ora, scrive la fondazione, ''pare che sventolare il tricolore a Venezia
sia diventato problematico. Anzi, ''provocatorio''.
E pare che riempire una scuola pubblica di simboli di partito,
camuffandoli per ''espressioni culturali della nostra terra'' sia
diventato piu' che normale. Anzi, ''encomiabile''. Pare anche che
mostrare interesse (non parliamo di entusiasmo, per carita') per il
festeggiamento dei 150 anni di Unita' nazionale sia sconveniente. E
pure un po' da ignoranti. E pare anche che sostituire l'inno di Mameli
con il silenzio (o con il Va' pensiero, o con La Gatta di Gino Paoli,
dipende dai gusti e dal contesto) sia diventata una simpatica
consuetudine. Al limite, ''folklore''''. Ecco perche' e' il caso di
mettere una bandiera in ogni classe, ''per ricordare che quella
bandiera e' un simbolo di liberta', non di oppressione; per ricordare
che il tricolore e' un simbolo del ''popolo italiano'', prima che dello
Stato; per ricordare - conclude Ffwebmagazine - che e' li' sopra che,
oltre a leggere il nostro passato, dobbiamo scrivere il nostro futuro.
Chi ci segue?''.
(ASCA)
redazione@aetnanet.org
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