Speegle, un motore di ricerca vocale
Data: Domenica, 13 marzo 2005 ore 21:36:55 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il tutto è ancora in beta e molto limitato, la banda a disposizione non deve essere molta e nonostante una buona connessione si può attendere anche un minuto prima dello streaming. Le persone che visitano Speegle possono selezionare una delle tre voci disponibili, due maschili ed una femminile, facendosi leggere i risultati della ricerca. Possono, inoltre, scegliere se ascoltare solo il titolo o anche la descrizione di quanto trovato.
Allo stesso modo, è possibile,anche, ascoltare i sommari delle notizie di attualità da fonti quali Reuters, BBC, New York Times e altre.
Si tratta di voci un po' metalliche ma, nel complesso, chiare e ben comprensibili.

Il sito usa una tecnologia chiamata Panavox, in grado di convertire i testi delle pagine Web in una voce sintetizzata e basata su di un particolare algoritmo di compressione dei dati che la rende fruibile anche da chi non naviga con la banda larga.
Gordon Renton, ideatore di Speegle, sostiene che il suo motore può essere utile a quanti hanno difficoltà di vista o a coloro i quali desiderano iniziare una ricerca in background mentre fanno altro. Non da meno, Speegle sta diventando popolare tra le persone che studiano l'inglese in particolare in paesi come Giappone e Cina.

I promotori del progetto si dicono soddisfatti, anche se ammettono che il sistema presenta dei piccoli bug. In particolare la lettura non sempre risulta precisa e la voce è ancora troppo robotica.
Le prospettive sono però entusiasmanti soprattutto per l'utilità che tale sistema dimostra, in particolar modo verso gli utenti non vedenti.
Dall'altra parte c'è chi sostiene l'inutilità di una simile tecnologia visto che gli utenti non vedenti utilizzano già appositi sistemi di lettura decisamente efficaci.

Più fantascientifico è invece il progetto,  secondo quanto riportato dal New York Times, sul quale sta lavorando IBM.
Sembra infatti che il colosso dell'informatica stia sviluppando un particolare motore di ricerca capace di rispondere alle domande degli utenti.
Basandosi su una tecnologia che analizza la struttura semantica di alcuni passaggi di testo, il motore di ricerca, chiamato Piquant, è in grado di dare vere e proprie risposte.
Ad esempio, dopo aver analizzato alcuni articoli riportati dai diversi giornali del Canada, il sistema è stato in grado di rispondere correttamente alla domanda: ''Chi è il primo ministro canadese?''.

Infine anche Google è alle prese con una nuova iniziativa rivolta al mondo accademico. Ad oggi infatti, il n°1 tra i search engine non è in grado di offrire risultati soddisfacenti agli studiosi che utilizzano Internet per trovare documentazione specializzata. Il problema sembra essere stato risolto con il recente rilascio della versione beta di Google Scholar, strumento nato appositamente per individuare documenti accademici, ricerche e testi di studio, meglio di quanto non sappia fare Google.com.

Antonio Piazzolla







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