Dalla Regione Emilia R. 10 milioni per la scuola
Data: Martedì, 14 settembre 2010 ore 07:52:23 CEST Argomento: Istituzioni
Due milioni di euro per non lasciare nessun bambino in
lista d’attesa alla scuola materna, un milione per sostenere
l’autonomia scolastica e favorire una cultura organizzativa di rete tra
le scuole, quattro milioni di euro alle Province per gestire le
differenze e sostenere l’integrazione dei bambini con disabilità e
degli stranieri, tre milioni per dare alle famiglie con entrambi i
genitori che lavorano assegni di conciliazione per favorire l’accesso
al nido.
La Regione Emilia-Romagna sostiene la
propria scuola e per migliorare e mantenere i livelli raggiunti dal
proprio sistema scolastico a fronte dei pesanti tagli operati dal
Governo mette a disposizione 10 milioni aggiuntivi di risorse
regionali.
L’intervento riguarda tutto il sistema pubblico di
istruzione dell’Emilia-Romagna, dalla scuola dell’infanzia alla scuola
secondaria di secondo grado, sulla base delle priorità individuate
dalla Regione in accordo con le amministrazioni provinciali.
“La Regione intende sostenere la propria scuola, e per questo ha
avanzato una proposta che verrà discussa con le forze sociali e gli
enti locali – spiega l’assessore regionale alla Scuola e Formazione
Patrizio Bianchi - Non vogliamo in alcun modo surrogare gli obblighi e
i compiti cui è tenuto lo Stato, ma sentiamo di dover arricchire
l’offerta formativa del servizio scolastico regionale. Sempre più la
scuola ha dallo Stato risposte tardive e non soddisfacenti, e la nostra
scelta va collocata nell’ambito del processo avviato di federalismo e
di riforma del Titolo V della Costituzione”.
Gli interventi della Regione per la scuola
La prima priorità individuata riguarda la scuola dell’infanzia, e mira
a garantire il progetto culturale ed educativo di questo segmento
scolastico che la Regione considera strategico nel percorso formativo
dei bambini. Le risorse regionali, pari a 2 milioni di euro, serviranno
prioritariamente a eliminare le liste d’attesa delle scuole statali, ma
anche per dare risposte ai Comuni.
“Per la Regione Emilia-Romagna la richiesta delle famiglie di usufruire
del servizio educativo della scuola dell’infanzia rappresenta un
diritto – spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa
Marzocchi – Per questo abbiamo deciso di impegnarci, in stretta
collaborazione con gli enti locali, a favorire le condizioni necessarie
affinché tutte le bambine e i bambini possano frequentarla”.
Altra priorità a cui viene destinato un milione di euro la piena
autonomia delle istituzioni scolastiche, che la Regione considera
centrale per promuovere la ricerca e l’innovazione didattica,
sviluppare modalità flessibili dell’organizzazione scolastica e
incentivare la capacità di fare rete delle scuole, per favorire le
collaborazioni e lo scambio di esperienze e di materiali didattici.
Terza priorità per la quale vengono destinati 4 milioni di euro
alle Province la gestione delle differenze, che significa confermare
l’attenzione della Regione ai quindicenni senza titolo di terza media,
agli allievi con differenziate necessità di studio e di apprendimento e
con difficoltà specifiche, e per stimolare gli studenti ‘eccellenti’.
Infine 3 milioni di euro saranno disponibili il prossimo anno
scolastico per dare assegni di conciliazione alle famiglie con i
genitori che lavorano entrambi per abbattere la retta dei nidi di
infanzia e aiutarle nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
(da http://ermes.regione.emilia-romagna.it/)
redazione@aetnanet.org
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