Incredibile! I Licei partono senza i ''Programmi''. Pantaleo (Flc): altro che riforma epocale!
Data: Lunedì, 13 settembre 2010 ore 23:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Furbizia, improvvisazione, presappochismo, rispetto delle leggi pari a
zero. La vicenda dei "Programmi", ossia delle "Indicazioni Nazionali",
dei Licei ha dell'incredibile.
Oggi primo giorno di scuola le "Indicazioni Nazionali" dei Licei non
sono state né formalmente adottate con un atto normativo né emanate.
L'unica versione che si conosce è quella pubblicata sul sito internet
dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica
(ANSAS, ex INDIRE). In altre parole i Licei dovrebbero attenersi a
"Indicazioni" prive di una qualsiasi legittimità!
Inoltre, il MIUR intenderebbe emanare le Indicazioni Nazionali con un
decreto interministeriale a firma della Gelmini e di Tremonti, in barba
alla normativa primaria in vigore, a partire dalla legge 53/03, che
prevede, invece, Regolamenti sui quali si devono esprimere le
commissioni parlamentari.
Insomma un Ministero che applica le leggi a geometria variabile a
seconda delle convenienze!
La FLC CGIL contrasterà con decisione e in tutte le sedi questo
comportamento irriguardoso e irrispettoso dei più elementari principi
di legalità.
Scuola: Gelmini, riforma epocale. La scuola reale racconta tutta
un'altra storia
13-09-2010
Altro che riforme epocali! Epocali all'inizio di questo nuovo anno
scolastico sono i tagli, il licenziamenti di massa dei precari, i
diecimila insegnanti in soprannumero, le scuole sempre più insicure e
fatiscenti, le difficoltà a garantire una qualità formativa all'altezza
dei bisogni degli alunni e delle famiglie, l'impossibilità di assegnare
a tutti gli alunni disabili gli insegnanti di sostegno. Leggi il nostro
fascicolo di inizio anno.
Le vere riforme che servirebbero alla scuola italiana non sono quelle
della Ministra Gelmini che non sono altro che l'attuazione dei tagli
decisi dal Ministro Tremonti e che accentuano le disuguaglianze sociali
e territoriali.
Nonostante le politiche devastanti del Governo resiste tanta buona
scuola che deve essere sempre valorizzata e sostenuta.
Non permetteremo che venga distrutta la scuola pubblica per tornare ai
tempi nei quali veniva garantita la possibilità di studiare solo a
coloro i quali avevano le risorse economiche.
Non permetteremo che la scuola da avamposto dell'integrazione si
trasformi in luogo delle discriminazioni delle tante diversità e per
queste ragioni difenderemo con decisione la laicità.
Non permetteremo che venga colpita la libertà d'insegnamento e la
democrazia per tornare all'autoritarismo e all'arbitrio.
Non permetteremo che vengano cancellati gli scatti di anzianità con una
operazione truffaldina ai danni dei lavoratori della scuola dopo avere
bloccato per tre anni i contratti.
Non permetteremo che la scuola abbia la missione di bocciare e non
viceversa quella di sostenere coloro che hanno difficoltà ad apprendere
per portarli al successo formativo. Così si rischia di aumentare
l'evasione scolastica!
Non permetteremo che siano le nuove generazioni a pagare i costi della
crisi e dei tagli.
Non permetteremo che vengano cancellate le regole della rappresentanza
nei settori pubblici e per questo chiediamo di votare le RSU.
Ma allo stesso tempo siamo pronti ad avanzare proposte e metteremo in
campo iniziative di sciopero, con la prima ora di astensione il primo
Ottobre, e di mobilitazione affinché la scuola venga percepita come un
grande investimento per il futuro di questo Paese, cancellando la piaga
della precarietà.
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