Scuola di Adro, Gelmini prende le distanze da sindaco Lega
Data: Lunedì, 13 settembre 2010 ore 09:43:51 CEST
Argomento: Eventi


Scuola di Adro, Gelmini prende le distanze da sindaco Lega
La scuola di Adro, nel Bresciano, dove tutto e' marchiato con il ''Sole delle Alpi'', marchio della Lega
E' bufera sull'iniziativa del nuovo polo scolastico di Adro, nel bresciano, dove il 'Sole delle Alpi', simbolo celtico utilizzato dalla Lega, e' stato messo ovunque, sulle vetrate, sui banchi, sui cartelli. L'opposizione e' insorta e il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, ha preso le distanze dall'iniziativa. Il comune della Franciacorta era gia' venuto alla ribalta nei mesi scorsi per le polemiche sulla mensa - non si volevano ammettere gli scolari le cui famiglie non pagavano - e per le prese di posizione del sindaco leghista Oscar Lancini. Ora quest'ultima decisione di imprimere sulle suppellettili scolastiche il simbolo celtico e di fissare i crocifissi nei muri con il cemento. Il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, sottolinea come l'istituto sia stato trasformato "in una sede di propaganda politica" e chiede che il governo prenda subito le distanze da queste posizioni "estreme, antisemite e lontane anni luce da un Paese civile e democratico". Gli risponde a stretto giro Mariastella Gelmini: "Francamente - dice il ministro dell'istruzione intervistato dal Rtl - il sindaco di Adro ci ha abituato ad un centro folklore, ad un certo estremismo, che ovviamente io come Ministro dell'Istruzione non condivido". E secondo la Gelmini "forse nemmeno tutto il partito della Lega può condividere queste esasperazioni che non fanno bene neanche a quel movimento". Contro l'iniziativa del sindaco di Adro prende posizione anche il senatore Stefano Pedica, sempre dell'Idv. "L'esempio della scuola di Adro appaltata alla Lega con tanto di marchio del sole su banchi e cestini è un precedente pericoloso" afferma. "Domani mattina, 13 settembre - prosegue Pedica - sarò in piazza con i precari della scuola insieme al mio leader Antonio Di Pietro sotto il Ministero della Pubblica Istruzione, in Viale Trastevere a Roma. Vogliamo una scuola pubblica e di tutti. Questo inizio di anno scolastico è drammatico e il culmine è raggiunto proprio con l'esempio della scuola di Adro". "Dopo l'assalto alle banche, ora la Lega cerca di impadronirsi pure di una istituzione pubblica autonoma e democratica come la scuola" dice la responsabile scuola del Pd Francesca Puglisi, che definisce la vicenda "inqualificabile". (ANSA)

Il ministro Gelmini boccia la scuola «leghista» di Adro
LA POLEMICA. Il sindaco Lancini: «È solo un simbolo del territorio» 
da  http://www.bresciaoggi.it
Il «Sole delle Alpi» leghista all'ingresso della scuola di Adro
«Francamente il sindaco di Adro ci ha abituato ad un certo folklore, a un certo estremismo, che ovviamente io come ministro dell'Istruzione non condivido»: non usa giri di parole Mariastella Gelmini per commentare la scelta di contrassegnare con il «Sole delle Alpi», marchio della Lega, vetrate, tetto e altre strutture del nuovo Polo scolastico di Adro, inaugurato sabato e intitolato all'ideologo della Lega Gianfranco Miglio. Secondo il ministro, peraltro, «forse nemmeno tutta la Lega può condividere queste esasperazioni che non fanno bene neanche a quel movimento».
La reazione critica del ministro non è l'unica rispetto alla decisione del sindaco Oscar Lancini. «È inconcepibile quanto riprovevole» afferma il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. Che attacca poi il sindaco anche per avere «imposto la carne di maiale nel menù dell'istituto statale. Un esplicito affronto contro quei bambini, che per ragioni religiose non possono mangiarla. Gli esponenti leghisti del governo prendano subito le distanze da posizioni estreme, lontane anni luce da un Paese civile e democratico».
Critica anche la posizione di Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, secondo la quale «dopo l'assalto alle banche, ora la Lega cerca di impadronirsi pure di una istituzione pubblica autonoma e democratica come la scuola. I simboli devono essere rimossi immediatamente e il ministro Gelmini deve farsi carico di far rispettare la legalità violata. Altro che folklore!».







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