Nuovo anno scolastico:si riparte fra tagli e proteste
Data: Lunedì, 13 settembre 2010 ore 08:22:45 CEST Argomento: Eventi
Tutti o quasi
sui banchi di scuola. Per gli oltre sette milioni di studenti italiani
le vacanze sono già
finite, o lo saranno fra pochissimi giorni. Gli alunni tornano in
classe fra le proteste degli insegnanti e dei precari che segnano la
partenza della riforma Gelmini, la più radicale da quella attuata da
Giovanni Gentile, che ha provocato durissime proteste da parte dei
docenti per i tagli varati. La campanella suona oggi per gli iscritti
di Bolzano, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia,
Molise, Piemonte, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto. “Una giornata
storica”, l’ha definita ieri il ministro dell’Istruzione, Mariastella
Gelmini. Entro una settimana, quindi, saranno di nuovo attive le 42mila
sedi scolastiche che fanno capo (anche come succursali, sezioni ad
oltre 10mila istituti: gli studenti saranno collocati in oltre 370mila
sezioni e classi. Le ultime aule ad aprire i battenti di Puglia,
Abruzzo e Liguria.
La riforma prevede uno sfoltimento degli indirizzi di studio: i licei
diventeranno 6 (dagli attuali 450 indirizzi tra sperimentazioni e
progetti assistiti), gli istituti tecnici da 10 con 39 indirizzi
scenderanno a 2 con 11 indirizzi, i professionali da 5 corsi e 27
indirizzi saranno snelliti a 2 corsi e 6 indirizzi. Oltre ai nuovi
corsi sono stati varati anche profondi tagli che hanno sollevato le ire
degli insegnanti facendo partire nelle settimane scorse un’ondata di
proteste e di scioperi.
Anche dopo la seconda delle tre tranche annuali di tagli, avviate lo
scorso anno e che nel 2011 porteranno alla cancellazione di 75mila
posti, il corpo insegnante rimane corposo: 729 mila
docenti, di cui 93mila (caratteristica tutta italiana) a sostegno degli
studenti disabili. A cui si aggiungono oltre 100mila insegnanti non di
ruolo, annuali o nominati fino al termine delle
attività didattiche.
A coadiuvarli vi saranno 237mila unità di personale non docente: si
tratta degli amministrativi e dei tecnici, ma in prevalenza (oltre
150mila) di collaboratori scolastici (più noti come `bidelli) e sul cui
alto numero si è soffermato più volte il ministro Gelmini perchè "più
alto di quello di tutti i
carabinieri che operano in Italia". Un terzo degli Ata (oltre 70mila)
sono precari e nominati annualmente dai 104 Uffici scolastici
provinciali (gli ex provveditorati agli studi)(Apcom)
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