Le ultimissime dal Ministero della Pubblica (d)Istruzione
Data: Domenica, 12 settembre 2010 ore 10:14:13 CEST Argomento: Opinioni
Talvolta
mi domando se la Ministro ci è o ci fa.
Seguivo con molta attenzione le ultimissime dal Ministero della
Pubblica (d) Istruzione, oggi la nostra cara Maria Stella, sfoggiando
un look da quasi maestrina (quasi, perché non le riesce farlo), ha dato
le nuove direttive per il reclutamento della classe insegnante evitando
l'insorgere di un nuovo precariato, pensando al futuro con l'obbligo di
proporzionare la formazione alla definizione dei fabbisogni della
scuola, con una selezione severa, doverosa per chi avrà in mano il
futuro dell'Italia concentrata nel passaggio dal sapere al saper
insegnare.
Per insegnare nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria, è
necessaria una laurea quinquennale, a numero programmato con prova di
accesso, che venga aumentata la parte di tirocinio a scuola e che sia
previsto un apposito percorso laboratoriale per la lingua inglese e le
nuove tecnologie e per rispondere meglio alle esigenze dei ragazzi
disabili.
Questo nuovo Regolamento inserisce in tutti i percorsi gli insegnamenti
finora riservati ai soli futuri insegnanti di sostegno, in grado di
consentire a tutti i docenti di avere una preparazione di base sui
bisogni speciali bla bla bla, quante belle parole dice la
nostra Ministro, ovviamente, se avete seguito la conferenza, vi sarete
accorti che leggeva e molte volte farfugliava parole perché come al
solito non aveva studiato.
La domanda che mi pongo è: “Ma io, precario da ben 16 anni, debbo
iscrivermi all’università per conseguire una laurea, per poi seguire un
tirocinio e magari fare un corso di preparazione sui bisogni speciali?
Mia cara Maria Stella, tu sei Ministro da poco più di due anni, non so
quale tipo di corso bisogna fare per diventare Ministro e non oso
immaginare cosa abbia tu dovuto fare per diventare un’alta carica del
Governo italiano, ma ti assicuro che in ben 16 anni di precariato, di
tirocinio ne ho fatto e non poco.
Per diventare quello che sono, ho dovuto superare dei concorsi, e
quando dico concorsi intendo dire corsi di preparazione, giornate
intere sui libri, fare delle tesine, prepararsi per gli esami e … nel
frattempo, visto che avevo iniziato a fare delle supplenze, dovevo
anche preparare le lezioni per i miei alunni, perché dovevo dare loro
una preparazione, ma tu ovviamente tutte queste cose non le sai, devi
solo parlare, parlare ed ancora parlare, anche se non sai di cosa stai
parlando, tutto quello che leggi, si vede ad occhio nudo, non è farina
del tuo sacco, perché non sai neppure cosa sia la scuola pubblica.
Tti permetti pure di dire che nel giro di 6 al massimo 7 anni i 220
mila precari della scuola italiana verranno assorbiti, (attenzione!!!!
non bisogna conteggiare fra i precari anche coloro che hanno fatto in
tutta la carriera scolastica solo un giorno di supplenza) ma veramente
pensi che noi italiani che lavoriamo nella scuola crediamo alle tue
bellissime favolette?
Ti ricordo, che grazie al mega taglio che hai fatto nella scuola
primaria della regione Sicilia, io, che occupo il posto numero 23 (su
3664 persone inserite) della graduatoria permanente della provincia di
Catania, rischio di entrare nel decreto SALVA PRECARI, in quanto nella
mia provincia ci sono state circa 200 persone perdenti posto e che
ancora, in alcune scuole ci sono dei docenti immessi in ruolo negli
anni scorsi, che sono a disposizione per supplenze interne.
Come fai a dire che tutto verrà risolto in pochissimo tempo.
Ma ti rendi conto delle .... che dici nelle conferenze stampa?
Ma non pensi di essere poco educata nei nostri confronti, a noi che da
anni diamo anima e corpo alla scuola italiana, che abbiamo educato e
formato centinaia di alunni che ancora inseguiamo il nostro sogno e che
penso non si realizzerà mai?
Invece di dire queste ....... dì semplicemente che se non avessi
ascoltato il caro Tremonti quest’anno la piaga del precariato sarebbe
finita così come voleva la finanziaria del 2007 ed invece tutto è
andato a rotoli
Sebastiano Luca Consoli (
sebastianoluca.consoli@gmail.com )
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