Estendere anche agli Ata la G.E.N, Graduatoria esaurimento nazionale
Data: Sabato, 11 settembre 2010 ore 19:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Gentile Dott. Max Bruschi,
Così’ come sollecitato dall’associazione Professione Insegnante, il personale ATA pone alla sua attenzione e per il suo tramite all’attenzione del Ministro della P.I. Maria Stella Gelmini la seguente proposta da tradursi, così come per i docenti, in un provvedimento legislativo sulla trasformazione, in occasione del prossimo aggiornamento, delle Graduatorie Provinciali Permanenti ATA in Graduatoria Nazionale ad esaurimento. ( GEN).

Confidando nella sua sensibilità, riteniamo di grande respiro tale ipotesi per garantire a migliaia di precari ATA, maggiori soluzioni, prospettive concrete di stabilizzazione, affinché la stessa si traduca in proposta di legge.
Il GAP Nord - Sud, non consente di pensare diversamente e la necessità di una occupazione stabile, diventa una priorità da non poter sottovalutare, per potersi garantire un futuro meno precario.
Una soluzione potrebbe essere proprio una GEN valida per le immissioni in ruolo, proprio per via della specificità delle stesse Graduatorie di essere appunto “AD ESAURIMENTO”, con la possibilità di poter esprimere più opzioni secondo un personale ordine di gradimento:
sulla Prov. di residenza;
sulle Prov. della Regione di residenza;
sulle Prov. di alcune Regioni;
su tutto il territorio nazionale.
Fatte salve tutte le proposte dell’Associazione Professione Insegnante inviate precedentemente a questo Consorzio, che rappresentano la sintesi di numerose esigenze non solo del Personale  Docente, ma anche del personale ATA, che condivido nella forma e nella sostanza, invito il Dott Bruschi a dare l’inp out necessario, affinché tali proposte giungano in sede ministeriale per i dovuti approfondimenti, coinvolgendo i Sindacati, le forze politiche e sociali per una necessaria concertazione che spero si concretizzi nei fatti che tutti si aspettano.
Tale ipotesi, nell’eventualità di rivedere gli organici del Personale Docente ed ATA, consentirebbe tra l’altro all’attuale esecutivo di allinearsi con anticipo a quanto stabilito e previsto dalla normativa comunitaria in materia di stabilizzazione del personale della scuola, (Direttiva 1999/70/CE recepita dal D. Lgs. 368/01), oggetto di numerosi contenziosi tra personale precario e MIUR, aventi per oggetto l’equiparazione dei diritti del personale a tempo determinato al personale a tempo indeterminato, la stabilizzazione a chi è precario da almeno tre anni, la perdita di chance da lavoro, il risarcimento del danno morale e materiale.
In tal senso é notizia di oggi, la richiesta avanzata dal TAR Palermo al MIUR e sedi periferiche, che chiede chiarimenti sull’effettiva osservanza dei principi europei e nazionali in virtù dei quali, dopo 36 mesi, lo Stato ha l’obbligo di assumere i lavoratori.

Confidando nel suo impegno e in uno spirito di sano confronto la ringraziamo anticipatamente.
 
Distinti saluti,
Mario Di Nuzzo





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