FLC-Formazione iniziale. Il testo definitivo non modifica gli elementi di criticità che erano già emersi
Data: Venerdì, 10 settembre 2010 ore 19:08:11 CEST Argomento: Sindacati
Nel testo definitivo
del Regolamento, permangono le criticità che erano state sottolineate
sia nei pareri del CNPI che delle Commissioni parlamentari, nonché
dalla FLC CGIL.
In particolare:
• Nessun rapporto con il reclutamento, come invece
previsto dalla normativa. Mentre nulla si dice sulle migliaia di
docenti inseriti nelle graduatorie permanenti
• Percorsi fortemente differenziati, tra scuola
primaria, secondaria inferiore e superiore per l’esercizio di una
professione che ha molteplici elementi comuni: in particolare
l’elevamento dell’obbligo di istruzione a16 anni e la necessità anche
di favorire una maggiore mobilità tra i diversi ordini di scuola
avrebbe richiesto una formazione di base comune a tutti i docenti
Nulla della formazione permanente e degli adulti, una frontiera
che il nostro paese continua a non assumere fra le sue priorità, a
fronte della necessità ampiamente riconosciuta e condivisa di costruire
questa gamba nel nostro sistema di istruzione
• Una durata decisamente lunga dei percorsi di
formazione, rispetto a quella prevista negli altri paesi europei,
mediamente più breve, anche se è stata ridotta di un anno
• Mancato coinvolgimento della scuola e del suo
patrimonio di esperienza e di elaborazione maturata sul campo che
andrebbero invece utilizzati proficuamente nella formazione dei nuovi
docenti
• Permane una scarto inaccettabile tra formazione
disciplinare, decisamente prevalente e quella sulle dimensioni
didattiche, pedagogiche e relazionali della professione docente.
Complessivamente la formazione del futuro docente guarda all’indietro,
ad una scuola anacronistica anche rispetto alla normativa attualmente
vigente, si veda l’obbligo a 16 anni e certamente non adeguata ad
affrontare la sofferenza sul versante della dispersione e degli
abbandoni scolastici.
Circa poi la questione del precariato non solo non vi è stata alcuna
soluzione concreta ma ancora una volta sono stati occultati i dati
reali. La differenza tra quanti avevano avuto le supplenze annuali lo
scorso anno e quanti l’avranno quest’anno è, secondo le nostre
previsioni, di 20.000 in meno tra docenti ed ata. Altri 10.000 docenti
saranno dichiarati in sopranumero.
Sulla valutazione degli insegnanti siamo pronti a discutere ma a fronte
di risorse certe e non siamo disponibili a superare gli scatti di
anzianità. E’ materia che va discussa nell’ambito dei rinnovi dei
prossimi contratti di lavoro e non sarebbe accettabile alcun intervento
legislativo.
Non si può affermare che bisogna valorizzare la professionalità degli
insegnanti e poi bloccare per tre anni i contratti.
Comunicato Flc-Cgil
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