All’assessore del comune di Catania: Buon anno scolastico!
Data: Venerdì, 10 settembre 2010 ore 02:00:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


    All’inizio dell’anno scolastico negli anni precedenti abbiamo ricevuto   un messaggio di augurio dall’Assessore alle Politiche scolastiche del Comune di Catania,, (come fa il Ministro, il Presidente della Regione ed il 21 settembre il Presidente della Repubblica),  ma non avendo ricevuto alcun messaggio  e non avendo avuto neanche  la “fortuna” di incontrare l’Assessore Cinquegrana da quando si è insediata con le “multideleghe”  della “giunta tecnica, non essendoci stata nessuna occasione di incontro con i dirigenti scolastici, sento il dovere di presentare gli auguri all’Assessore Cinquegrana, perché si ricordi delle 56 scuole di Catania  e dei tanti problemi che  le assillano in questa fase di avvio dell’anno scolastico.
Leggo con ammirazione e nello stesso tempo con un po’ di invidia le notizie delle scuole dei comuni della provincia, dove si restaurano palestre, si effettuano lavori di inalbatura  delle aule, si consegnano plessi scolastici  ristrutturati, mentre le scuole di Catania soffrono il disagio dell’abbandono e della trascuratezza delle istituzioni.
Alla positiva notizia della gara per la refezione scolastica  e dell’annunciata regolarità di avvio del servizio di refezione,  si contrappongono le molteplici emergenze, alle quali l’assessore cerca di dare risconto.
 La risposta negativa circa la fornitura degli arredi  per le nuove classi che si formano, sono, infatti,  diverse le scuole che  alla vigilia dell’apertura delle scuole sono  ancora prive di banchi ( Circolo San Giorgio, De Sanctis, Parini)  ed essendo alcuni “circoli didattici” che sono  diventati “istituti comprensivi” dovranno  accogliere gli studenti di scuola media  utilizzando i banchi e le sedie della scuola elementare,  non certamente adatti ai ragazzi che crescono in altezza.
Non abbiamo alcuna notizia dei buoni libro,  che risultano  ancora inefficaci presso le librerie,  perché creditrici di arretrati  non pagati da parte del Comune, al momento privo di liquidità di cassa.
Resta un vago e lontanissimo ricordo che si perde nei primi anni del passato decennio, l’assegnazione dei fondi per la piccola manutenzione dell’edificio (dodici o quindici mila euro) , a carico del Comune  Erano somme destinate all’acquisto dei registri, ai piccoli lavori  per  la riparazione di vetri, porte, servizi igienici.
Questo servizio-obbligo istituzionale del Comune è stato disatteso da oltre cinque anni
E’ stato avviato  da poco  il programma di interventi per il verde pubblico,  e mentre ringrazio gli operai della Multiservizi per il solerte lavoro di manutenzione del verde, credo che ci sia ancora tanto da fare.
Data la complessità ed il numero delle scuole molti degli interventi funzionali alla regolarità del servizio scolastico potrebbero essere affidati direttamente  alle scuole, provvedendo all’assegnazione dei fondi necessari.
Gentile futuro Commissario del Teatro Massimo, Assessore al Turismo  e…. anche della Scuola catanese,  l’elenco delle emergenze educative aumentano nella città   e siamo impossibilitati  a garantire l’efficienza  e la qualità nella  garanzia delle norme di sicurezza,  del rispetto delle regole dei  servizi di antincendio , estintori,  ascensori, riscaldamento.
Anche gli alunni disabili avranno non poche difficoltà se non si risolve il problema degli assistenti igienico-personale, ancora privi di contratto   e la burocrazia delle gare non  può dialogare con i tempi della scuola.
I precari in piazza lamentano la carenza dei posti di lavoro, ma le classi elementari a tempo pieno,  anche se il Ministero le accordasse non potranno essere attivate  per la non adeguatezza delle strutture e dei servizi essenziali,  privando così i Genitori di un loro diritto.
L’augurio che sento di presentare all’Assessore anche a nome dei Dirigenti dell’ASASI (Associazione Scuole Autonome di Sicilia)   è quello di ricordarsi che a Catania le scuole ci sono e sono tante,  cariche di tante difficoltà e quindi hanno il diritto di essere sostenute, aiutate e finanziate.
La progettualità delle scuole in questi giorni mette in cantiere molteplici attività, in risposta ai bisogni degli alunni, ma occorrono le risorse economiche per realizzare i progetti, altrimenti restano solo  progetti scritti sulla carta del “piano dell’offerta formativa”. Belle parole, spesso prive di sostanza e di efficacia.
Il nuovo anno scolastico ci insegni ad adoperare le parole giuste e a chiamare le cose con il loro nome e cognome.
   
   
Giuseppe Adernò
Preside Istituto  "Parini"
ASASI Catania






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