PERCHE' LE ASSUNZIONI DAL 2006?
Data: Martedì, 08 marzo 2005 ore 06:30:00 CET
Argomento: Comunicati


COMUNICATO STAMPA A.D.A.C.O. IL PIANO PER IL PRECARIATO E L'ARTICOLO 5 DELLA RIFORMA MORATTI In data 26 febbraio 2005, il Ministro Moratti ha annunciato di aver ricevuto mandato dal Governo per elaborare un piano di assunzioni di cinque anni per stabilizzare 200.000 precari della scuola. Il piano del governo recepisce la proposta del Senatore Valditara, con il quale l'Adaco ha avuto modo di discutere durante l'incontro organizzato dalla Gilda il 15 febbraio 2005. In quell'occasione i delegati dell'Adaco precisarono che avrebbero atteso la proposta del Governo prima di formulare un giudizio definitivo sull'intera iniziativa politica. Bene, i termini del programma chiariti dal Governo ci vedono nettamente contrari, e per molte ragioni. Innanzitutto, ribadiamo il nostro totale dissenso nei confronti della Riforma Moratti e, quindi, dell'art. 5 riguardante il nuovo sistema di reclutamento dei docenti nella scuola, perché viola l'art. 97 della Costituzione che prevede l'accesso ai ruoli della P.A. attraverso il Concorso pubblico. Riportiamo, a tale proposito, la dichiarazione di un magistrato del Tar Veneto, dr. Fulvio Rocco, secondo la quale il decreto sarebbe “viziato da un abuso di delega, in quanto l'articolo 5 della legge 53 assegnava al ministero il compito di regolamentare solo la formazione iniziale dei docenti e non anche il reclutamento”. E aggiunge inoltre che: “Non si può assegnare all'università il compito di fare una selezione sostitutiva del concorso pubblico, sviando così il precetto del legislatore costituzionale”. Il problema del “precariato” è il risultato di anni e anni di gestione politica priva di una adeguata e razionale programmazione nel settore scuola (sovrapposizioni di abilitazioni e blocco delle assunzioni). La qualifica di “precario” non è un attributo che appartiene necessariamente all'essenza del lavoratore della scuola. Per questo riteniamo infondato e ingiustificato il giudizio del Ministro Moratti, quando sostiene che con il nuovo sistema di reclutamento entreranno i “più qualificati e più giovani”. Noi “qualificati” lo siamo, se non altro per aver superato un Concorso Ordinario a cattedre, per titoli ed esami; “giovani” lo eravamo, e non per nostra scelta o inadempienza professionale siamo stati costretti a trovarci fuori dalla scuola, anche perché immediatamente dopo il Concorso le assunzioni sono state bloccate. In merito al piano di assunzioni, nei termini con i quali è stato annunciato dal governo: 1) siamo sconcertati per la pesante interferenza del nuovo sistema di reclutamento (art. 5/53/03) con il piano di assunzioni: il Senatore Valditara aveva assicurato che non ci sarebbe stata sovrapposizione fra il piano di assunzioni e l'entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento, invece scopriamo che a partire dal quarto anno del piano di assunzioni, le graduatorie di merito scompariranno, sostituite dalle liste regionali degli specializzati. Quindi, per ben due anni su tre del piano per il precariato (a partire dall'a.s.2008-09), le quote delle graduatorie di merito scompariranno e il piano dovrebbe insistere solo sulle graduatorie permanenti, nelle quali gli abilitati del concorso ordinario occupano le ultime posizioni, a causa delle gravissime discriminazioni subite negli ultimi anni in materia di valutazione dei titoli, questioni ancora oggi pendenti in diversi tribunali amministrativi. 2) riteniamo incomprensibile la scelta di far iniziare il piano di assunzioni nel 2006 e non già dal settembre 2005. La legge 143/04 impegna il governo ad assumere sui posti disponibili e vacanti esistenti già oggi: 54.000. Perché aspettare un altro anno? Certo, il piano annunciato dichiara che i posti saranno comunque 200.000, quindi spostare di un anno scolastico l'inizio delle assunzioni non dovrebbe incidere sul numero totale degli assunti. Tuttavia, al di là del legittimo sospetto che i tempi siano calibrati sul calendario elettorale piuttosto che sulle esigenze della scuola pubblica (le nazionali si terranno prima del settembre 2006, quando dovrebbero arrivare le prime assunzioni), il problema centrale è un altro: se nel 2008 andrà a regime il nuovo sistema, assumere già dal 2005 significherebbe avere un anno in più per le assunzioni per un numero maggiore di precari, e comunque garantirebbe un calcolo più affidabile delle quote annuali che, vista la difficilissima definizione del numero totale dei precari, potrebbero anche non corrispondere a quelle attualmente previste. Pertanto, per rendere credibile la proposta di un piano di assunzioni che risolva effettivamente il problema del precariato, restituendo anche a decine di migliaia di lavoratori la dignità che deriva loro dalla qualificazione professionale derivante dall'esperienza e dai titoli come il concorso pubblico, che fino ad oggi resta la forma di selezione del personale più adeguata ad una società democratica, chiediamo: 1) che le assunzioni vengano effettuate per l'intera durata del piano con il sistema in vigore : 50% dalle graduatorie permanenti e 50% dalle graduatorie di merito; 2) che le assunzioni si inizino già dal settembre 2005 su tutti i posti disponibili e vacanti; 3) che il piano di assunzioni venga calibrato sul numero effettivo dei precari (200.000 o più se necessario), prevedendo un sistema di controllo e aggiornamento delle quote annuali effettivamente necessarie. A.d.a.c.o. (Associazione dei docenti abilitati con concorso ordinario)





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-2317.html