Al rientro in classe subito il test Invalsi
Data: Lunedì, 06 settembre 2010 ore 15:36:21 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Scuola media, si cambia. Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini ha deciso di accelerare nell'attuazione del piano nazionale Qualità e Merito. Vale a dire, un doppio test a inizio e fine anno per valutare la preparazione iniziale dei ragazzi e gli eventuali miglioramenti ottenuti al termine delle lezioni.
Quest'anno, saranno oltre mille gli istituti secondari di primo grado che sottoporranno alle prove gli studenti. Complessivamente, saranno interessati dalla nuova rilevazione 50mila ragazzi (32.400 in più rispetto ai 17.600 del 2009-2010), che verranno esaminati in matematica e italiano. Lo scorso anno i test sono stati fatti solo in matematica. In aumento anche il numero di docenti coinvolti, che passeranno da 770 a 2mila, assistiti da 200 tutor (12 in più rispetto al 2009-2010). Lo scorso anno i test sono stati fatti solo in matematica. In aumento anche il numero di docenti coinvolti, che passeranno da 770 a 2mila, assistiti da 200 tutor (12 in più rispetto al 2009-2010). Entro il 2013, il 50% delle scuole medie sarà interessato alle nuove prove, che dal 2011-2012 partiranno anche alle superiori. Successivamente, in modo graduale, il meccanismo entrerà a regime in tutti gli ordini e gradi.
Le prove saranno predisposte dall'Invalsi, l'istituto nazionale con il compito di valutare la scuola italiana, che, in base a una direttiva 2008, cura anche le rilevazioni campionarie alle elementari e la prova nazionale di terza media. E che, in questi giorni, sottolinea il presidente dell'istituto che ha sede a villa Falconieri a Frascati (Rm), Piero Cipollone, sta iniziando "a studiare" anche il nuovo test da introdurre all'esame di maturità, che viale Trastevere ha intenzione di far partire dal 2012, in sostituzione del caro e vecchio "quizzone", attualmente gestito dalle singole commissioni d'esame. La nuova prova sarà strutturata in una serie di quiz multidisciplinari, che saranno somministrati in modo standard in tutte le scuole.
Del resto, ha spiegato Cipollone, «l'importanza di avere, dalle elementari alle superiori, parametri obiettivi di valutazione dei ragazzi è utile in primo luogo alle scuole e ai singoli insegnanti, che possono orientare la didattica in modo più efficace». Per esempio, nell'ultimo rapporto su elementari e prima media, ha ricordato il numero uno dell'Invalsi, è emerso come, in italiano, le lacune più vistose siano state in grammatica e comprensione del testo, e che, in generale, l'apprendimento dei bambini immigrati è più lento e difficoltoso.
Ma test obiettivi sono importanti anche sul fronte della politica scolastica. «Sapere infatti che in alcune aree geografiche, specie più povere e disagiate - ha sottolineato Cipollone - la scuola non riesce a fare la differenza, può essere un'informazione utile per cercare di correre ai ripari».
Le prove poi non sono particolarmente difficili. La dimostrazione più recente è arrivata dai risultati della prova nazionale Invalsi di terza media dello scorso anno. Quiz e domande a risposte multiple in italiano e matematica, da risolvere in due ore, che anche quest'anno faranno media, assieme ai voti d'ammissione, delle tre prove scritte e del colloquio multidisciplinare. Nel 2009-2010 sono stati affrontati da 579.869 studenti, che se la sono cavata tutto sommato bene. Secondo i dati definitivi diffusi dal ministero dell'Istruzione, l'esame di terza media è stato superato dal 99,5% dei ragazzi: una percentuale stabile nelle ultime tre edizioni. Dopo otto anni di scuola, si è confermata la miglior preparazione delle ragazze: solo il 3,6% non è stato ammesso alle prove, contro il 5,6% dei maschi. E le difficoltà degli studenti stranieri, che hanno registrato un tasso d'ammissione agli esami di 9 punti percentuali inferiore a quello dei colleghi italiani.
La politica del rigore voluta dal ministro Gelmini si è sentita nella diminuzione degli studenti ammessi agli esami: il 95,4%, in calo dello 0,3% rispetto al 2008-2009 e dell'1,3% rispetto all'anno prima.
Basse tuttavia le valutazioni medie riportate dagli esaminandi nella prova Invalsi: 6,3. E ciò ha inciso - in negativo - sul voto finale dell'esame, che dal 2008-2009 è tornato ad essere espresso in decimi. Un terzo dei promossi infatti, vale a dire il 33,4%, ha riportato sei in giudizio, mentre il 27% ha ottenuto il sette. Otto e nove sono stati i voti finali, rispettivamente, del 20,2% e del 13,8% dei ragazzi esaminati. Esigua la percentuale di votazioni pari a dieci, il 4,4%, mentre la lode è stata assegnata ad appena l'1,3% degli studenti.
In genere, il colloquio è risultato la prova più gradita ai ragazzi, che hanno riportato il punteggio medio più alto, 7,5. A seguire, il tema d'italiano (7,4). Appena sotto la sufficienza, 5,9, invece, la votazione media nella seconda lingua straniera, a testimonianza delle note difficoltà dei nostri ragazzi nell'approccio verso le altre lingue.
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L'AULA
Esame Invalsi
Alunni stranieri
La scure dei tagli imposti dal ministro dell'Economia Tremonti si abbatte soprattutto sulle scuole. Il numero dei docenti a tempo indeterminato e determinato fino al termine delle lezioni si avvia a scendere sotto quota 700 mila. Erano 720 mila nel 2000/2001, sono arrivati a 701 mila lo scorso anno.
Con l'entrata in vigore della seconda annualità della riforma della scuola, da settembre i tagli in organico di diritto complessivamente sono stati di altri 20 mila posti, 5 mila in organico di diritto.
Ora di 60 minuti
In classe ma (forse) ancora per poco. A novembre scorso infatti la Corte europea di Strasburgo aveva dato ragione a Soile Lautsi, la donna finlandese che nel 2002 aveva presentato ricorso contro il crocifisso. Alla sentenza il governo italiano ha poi presentato appello e a giugno si è tenuta l'udienza della Grande Camera della Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo. Nel corso delle tre ore della seduta il Governo italiano ha esposto le ragioni del sì al crocifisso e ha depositato una memoria in difesa del simbolo della cristianità. La sentenza è attesa entro la fine dell'anno.
Quanti alunni per classe
Fino a 26 bambini alle elementari (27 nel caso di resti) e fino a 29 in caso di eccedenze alle medie. Il ministro dell'Istruzione ha elevato il tetto di alunni nelle classi che in precedenza alle elemenatri era fissato a 25. La presenza minima in classe di studenti è fissata a quota 15, che scende a 10 nelle zone di montagna e nelle piccole isole. Alle medie le classi prime sono costituite di norma da non più di 27 alunni e non meno di 18. Lo scorso anno le classi prime erano costituite da 25 alunni e il minimo era 15. Le classi seconde e terze dovranno essere in numero pari alle prime e seconde, rispettivamente, a condizione però che il numero medio non sia inferiore a 20 alunni per classe (il vecchio paramento medio era 15).
Insegnanti
Nelle prime classi di elementari, medie e superiori quest'anno si sperimenterà il tetto del 30% di presenza di alunni stranieri per favorire l'integrazione tra ragazzi di diversa nazionalità. Lo scorso anno risultavano iscritti 629.360 alunni stranieri, il 7% del totale. La novità sarà estesa gradualmente in tutte le altre classi.

Crocifisso
Da quanti minuti è formata l'ora scolastica? Quasi mai 60, spesso 55, o addirittura 50. Tra le misure previste dal ministero per aumentare l'efficienza del sistema di istruzione c'è quella di recuperare, visto che sono pagati, i minuti persi che si traducono nel corso dell'anno in montagne di ore di minor insegnamento. Lo “sconto” di orario è legato alla riduzione della durata delle lezioni dipendente da “cause di forza maggiore” (mancanza di trasporti e di mense scolastiche). Si tratta di una consuetudine ampiamente diffusa nelle scuole medie e superiori di tutto il territorio nazionale: invece di 60 minuti, in migliaia di scuole l'unità didattica è fatta durare, di regola, 50 o 55 minuti. Questa eccezione, ormai diventata una regola, è permette di effettuare l'orario prolungato senza rientri pomeridiani che sono di difficile gestione. Ora la Gelmini ha detto basta. Bisognerà verificare quanti presidi si atterranno alla nuova disposizione.
Nuovi strumenti
Lo scorso anno scolastico le Lim, le lavagne interattive multimediali, erano presenti in 1.180 classi ma quest'anno sono già salite a 9mila. Grazie al piano e-gov 2012 sono stati messi in campo 241 milioni di euro per la didattica interattiva ma non solo.
Il piano punta al completamento di una rete capace di collegare, tramite il Sistema pubblico di connettività, le 11.500 scuole e i 42mila plessi scolastici del Paese.
Tra gli obiettivi futuri il registro di classe elettronico, le comunicazioni con le famiglie soltanto in forma digitale e la pagella online introdotta finora solo in alcune scuole e che dovrebbe essere obbligatoria per tutte entro due anni.
Inizio d'anno con le prove Invalsi per circa mille scuole medie. È la novità più grossa predisposta dal Piano per la qualità e il merito nella scuola italiana messo a punto dal ministero dell'Istruzione e consiste nell'introduzione dei test sia all'inizio dell'anno scolastico, per rilevare la reale e iniziale preparazione degli studenti, sia alla fine dell'anno, per verificare i miglioramenti ottenuti. Si partirà dunque da subito su un campione di scuole secondarie di primo grado, mentre dal 2013 invece partiranno con i test Invalsi a settembre anche i licei. L'obiettivo è quello di misurare sempre di più la qualità della preparazione degli studenti per arrivare poi in futuro a valutare in maniera oggettiva i rendimenti delle singole classi e, magari, arrivare a stilare una classifica degli istituti migliori.

I NUMERI
579.869
È il numero di ragazzi che hanno sostenuto l'esame di terza media lo scorso anno scolastico 99,5%
La percentuale di promossi all'esame di terza media 2009-2010. Un dato che si è confermato stabile nelle ultime tre annate 7,3
Il voto medio finale conseguito dai ragazzi agli esami di terza media 2009-2010. Gli studenti sono andati meglio nel colloquio orale: 7,5. In italiano, il voto medio è stato di 7,4; in matematica e prima lingua straniera si è fermato a 7,2. Più basse le votazioni medie alla prova Invalsi e alla seconda lingua straniera: rispettivamente, 6,3 e 5,9.
1,3% La percentuale dei "licenziati" all'esame di terza media 2009-2010 con "dieci e lode". Il 4,4% ha portato a casa il dieci. Un terzo dei promossi, il 33,4%, ha preso sei, il 27% ha ottenuto il sette.

(da Il Sole24Ore)

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