La scorsa settimana nelle scuole abbiamo ricevuto la nota
650/04/01 con cui il Dirigente del C.S.A. di Catania ha comunicato delle
significative novità sugli interventi nelle scuole che operano in aree a
rischio.
La nota è veramente illuminante in quanto “apre” il blocco
blindato delle scuole scelte per accedere ai fondi del Contratto anche a quelle
“viciniori” nonché a tutto il Comune di Misterbianco.
CI siamo precipitati a consultare, con speranzosa
trepidazione, una cartina della città di Catania.
La dea bendata ci è stata favorevole perché esaminando la
cartina abbiamo scoperto che la nostra scuola, guarda caso, confina con una di
quelle già inserite nei tabulati con cui nel mese di dicembre furono scelte le
scuole che potevano presentare i progetti.
Siamo poi usciti dai nostri edifici scolastici e,
all’improvviso, ci siamo accorti dai cartelli toponomastici che confiniamo
anche col Comune di Misterbianco.
Non possiamo, quindi, che ringraziare, come il Dott.
Azzeccagarbugli durante il pranzo nel palazzotto di Don Rodrigo, il “bellissimo
accidente” che ci è capitato, di potere cioè presentare i progetti di cui
all’art. 9 del CCNL perché “viciniori” a chi ha entrambe le chiavi del cuor di
Federigo.
Scherzare così su un argomento delicato e importante è
l’unica arma – l’ironia – che resta alle persone di cultura e agli educatori di
fronte allo sprezzo delle norme e alla superficialità con cui si sta operando a
Catania.
E’ opportuno ricordare ciò che dice il Contratto Nazionale e
quello che prescrive il Contratto decentrato regionale:
·
l’individuazione
delle aree a rischio va fatta a livello provinciale su iniziativa dei dirigenti
dei CSA coi “rappresentanti degli Entri locali, del Ministero della Giustizia e
dell’Interno e coi rappresentanti delle Organizzazioni sindacali” (art. 2)
·
“le scuole
ricadenti nell’ambito territoriale riconosciuto come aree a rischio possono
produrre entro il 15 settembre un articolato progetto per l’anno scolastico
2004/2005 contenente interventi di contrasto alla dispersione e al disagio
scolastico e mirati al miglioramento del successo formativo attraverso la
trasformazione dei processi di insegnamento-apprendimento in senso qualitativo e
con la previsione di eventuali attività aggiuntive” (art. 3)
·
i progetti
vengono valutati da un Dirigente tecnico (nota del Direttore Generale
dell’8.10.2004); per la provincia di Catania è stato nominato il prof. Domenico
Bruno.
Di fronte ad una procedura così trasparente e semplice
qualcuno ha voluto complicare le cose; qualcuno che evidentemente deve dire a
qualche scuola “ti ho fatto inserire nell’elenco”.
L’elenco, quello delle scuole che possono presentare
progetti, non può essere fatto col manuale Cencelli; esso deriva da situazioni
oggettive dovute al contesto sociale.
L’altra cosa che fa sorridere – visto che non serve urlare
per l’indignazione – è l’avere deciso che possono fare i progetti le scuole che
presentano un tasso di dispersione pari o superiore al 4%.
Ora tale indicazione è sì contenuta nel Contratto regionale
ma solo come uno degli indicatori con cui valutare il progetto in modo che a
parità di condizioni chi ha più bisogno venga scelto in via prioritaria.
Ma non può avere bisogno chi è – come dire – “a rischio
eterno”: lo era nel precedente contratto, ha preso i soldi, ha fatto (?) i
progetti e ancora si ritrova dispersione. In questi casi - e sono quasi tutti i
casi del famoso tabulato – c’è qualcosa che non torna.
C’è infine il problema del nucleo di valutazione.
Abbiamo letto nel giornale i nomi dei valenti funzionari che
ne fanno parte: li stimiamo troppo – e di alcuni siamo anche amici – per non
dire a voce alta che sono ”incompetenti” a trattare questa materia e che il
loro giudizio comunque ”non vale nulla” dal punto di vista del valore pedagogico
dei progetti.
Questi amici sanno fare bene il loro mestiere di funzionari
perché costringerli a fare pasticci?.
Infine ci chiediamo: a tre mesi scarsi dalla chiusura delle
scuole è ancora possibile parlare di progetti?
Ma questo aspetto lo vedremo meglio un’altra volta.
Santo Gagliano
Preside I.C. Petrarca Catania