Classi sovraffollate, 7 su 10 sono fuori norma
Data: Domenica, 05 settembre 2010 ore 08:55:57 CEST Argomento: Rassegna stampa
Violate le leggi
che impongono 2 metri quadrati per
allievo e un massimo di 26 presenze prof. compresi E mentre il
ministero taglia gli organici delle cattedre, nelle aule si fa sentire
il problema della sicurezza.
«Sono fuori legge 7 classi su 10 nelle
materne e superiori». La denuncia viene dal sindacato Flc Cgil e
riguarda aule sovraffollate e cattedre, invece, in carenza d’organico.
La scuola che “scoppia” è l’effetto boomerang della riforma Gelmini.
«L’aumento del numero degli alunni infrange le norme sulla sicurezza
del 1992 – hanno detto gli esponenti della Cgil Adriano Zonta e
Gianfranco Dall’Agnese -. Quelle
norme impongono uno spazio di 2 metri quadrati per ciascun allievo e un
tetto massimo di 26 persone in ogni aula, docenti compresi». Ci
sono 31 studenti in aula in due prime classi nel liceo Le Filandiere a
San Vito al Tagliamento. «Abbiamo classi prime di 29 iscritti» ha
segnalato Francesco Andreoli, dirigente del liceo scientifico
Grigoletti di Pordenone e nel Leopardi-Majorana il boom di iscrizioni
al classico ha infilato tra i banchi di un’aula una media di 27-28
studenti per classe. Nelle sezioni d’infanzia cittadine si conta una
media di 28 bambini in aula.
A monte c’è la necessità di risparmiare a ogni costo: i tagli alle
classi delle realtà urbane sono nel bilancio degli organici 2010-2011.
Nell’era pre-Gelmini, il ministro di viale Trastevere che i precari
Cobas chiamano “mani di forbice”, c’erano gli sdoppiamenti di classi e
le nomine di altri insegnanti.
Il punto 5 nel decreto ministeriale datato 1992 prevede il massimo
affollamento ipotizzabile fissato in aula: 26 persone. La
responsabilità delle super-classi pesa sulle spalle dei dirigenti
scolastici. «Chiederemo ai capi di istituto il censimento classe per
classe dopo l’avvio delle lezioni – è l’obiettivo di Zonta -. Di fronte
alle aule fuori legge, partiranno le segnalazioni ai vigili del fuoco e
all’Ass 6, perché il problema è anche il debito di ossigeno».
Meno spazi per respirare e muoversi, nelle aule in cui gli studenti
sono stretti come sardine. «Va meglio nelle scuole primarie con due
classi su 10 sovraffollate – ha monitorato a braccio la situazione
negli organici ancora fluidi, Dall’Agnese -. Nelle medie ci troviamo di
fronte a 3 classi su 10 in esubero di scolari». I casi agli antipodi
abbassano la media generale: per esempio, una prima classe “salvata”
nel liceo Torricelli di Maniago ha 14 iscritti. Numeri bassi, con 14 o
15 alunni, in due classi quarte nell’ex-Flora di Sacile. Il minimo
storico è nell’Ipsia Della Valentina che, sempre a Sacile, conta nelle
due classi quarte e quinte un totale di 13 alunni sui registri d’aula.
Per l’appello servono pochi istanti, mentre nei licei i professori non
riescono a memorizzare i nomi degli studenti... prima di Natale.
Chiara Benotti (da Il Messaggero Veneto)
redazione@aetnanet.org
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