“I tecnici perdono 4 ore, i licei in 4 anni. E studiare costa di più”
Data: Venerdì, 03 settembre 2010 ore 14:39:49 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Gli insegnanti stanno rendendo pubblico il loro malessere, la frustrazione, l’agonia per unmestiere che rischiano di non poter fare più. Ma ai ragazzi chi ci pensa? Le migliaia di prof senza posto corrispondono a decisive e deleterie sottrazioni di cultura con il ritorno in classe. Quasi nulla sarà più come prima. Tra quattro anni, nulla. Con una tempestività motivata solo da esigenze contabili negli istituti tecnici, quinte classi escluse, la cosiddetta riforma Gelmini delle superiori va a regime subito. Meno ore di lingua,meno ore di diritto, di geografia, meno ore di laboratorio (salvata solo la sperimentazione Mercurio, poco o nulla).  Di contro, e per tutti, la rigidità sulle ore da sessanta minuti, come se fare ore da 55 o da 50 fosse un vezzo degenere delle scuole. In realtà, era una scelta per contemperare le esigenze dei ragazzi con i trasporti pubblici possibili: il governo ha tagliato anche quelli. Sicché molte scuole stanno anticipando l’inizio delle lezioni alle ore 8: ragazzi che hanno il loro istituto ad un’ora da casa dovranno alzarsi almeno alle sei e mezzo, così come torneranno a casa oltre le tre del pomeriggio, a tutto beneficio della formazione e del merito, come direbbe Gelmini… C’è un quesito giuridico legato a questo cambio in corsa, perché per i ragazzi che quest’anno frequenteranno la seconda, terza e quarta classe di ogni istituto tecnico di questo si tratta: la scelta era stata fatta su un piano di studi cambiato, quel che è avvenuto è legittimo o lede il diritto allo studio? Nei licei l’impatto sarà più soft. Si cambia solo per le prime classi. Che significa la sparizione della seconda lingua (in difformità con una direttiva europea che indica tassativamente lo studio di due lingue comunitarie), la riduzione a regime delle ore di filosofia negli scientifici e di matematica nei classici, la riduzione a istituto tecnico del turismo per i licei linguistici, con meno latino e pochissima matematica. Le sperimentazioni tipo Brocca (35 ore) saranno esaurite nei prossimi quattro anni. Con l’applicazione anche nei licei della riforma, di anno in anno, la situazione degli insegnanti precari sarà sempre peggiore: ci saranno sempre meno ore complessive per gli stessi prof. Allora: Gelmini ha detto che ha ereditato orde di precari dai governi precedenti, ma certo lei dall’anno scorso a quest’anno ha dato un grande contributo al peggioramento della vita di moltissimi nuclei familiari. Ultimo capitolo in grande peggioramento sta nei bilanci familiari. Quest’anno visto l’ulteriore assottigliamento dei fondi alle scuole (che potranno progettare poco o nulla e rimarrà intatta l’assenza cronica di carta igienica, carta per fotocopie, toner e quant’altro) ai genitori sono stati chiesti dei contributi volontari tra i cento e i duecento euro: le famiglie non sono, in punta di diritto, obbligate a pagarli anche se il conto corrente gli viene presentato al momento dell’iscrizione. La scuola dà meno,ma chiede di più. (di Fabio Luppino da L'Unità)

redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-23087.html