DI PIETRO, GELMINI ANTIDEMOCRATICA PARLA SOLO CON PRECARI PDL
Data: Giovedě, 02 settembre 2010 ore 20:00:00 CEST Argomento: Istituzioni
''Oggi il ministro della Pubblica distruzione, Maria
Stella Gelmini, davanti alle telecamere del Tg della Rai, ha affermato
che non parla con i precari della scuola che stanno protestando da
giorni contro la sua riforma e che sono arrivati a fare lo sciopero
della fame, perche' alcuni di essi appartengono all'Italia dei Valori.
Insomma ha deciso che il precario ha diritto alla parola solo se fa
parte della sua fazione politica, quindi al Pdl. E' un atteggiamento
palesemente antidemocratico, tipico dei sistemi totalitari, dove il
cittadino viene discriminato sulla base delle sue convinzioni
politiche''. Lo scrive Antonio Di
Pietro sul sito dell'Italia dei Valori.
''La colpa dei precari in questione e' quella di simpatizzare
per l'IdV - aggiunge Di Pietro - Maria Stella Gelmini dimentica che
anche questi docenti sono italiani ed hanno diritto di parlare, pensare
e protestare, e un ministro di un Paese democratico ha il dovere di
ascoltarli. Lei vuole scegliersi gli interlocutori, o meglio credo che
voglia selezionarsi qualche utile pedina che possa avallare la sua
disastrosa riforma che produce solo tagli e danni irreversibili. E' la
solita propaganda di regime che vuole nascondere la verita' ai
cittadini, negando cio' che e' evidente a tutti''.
''E' un comportamento gravissimo - sostiene - degno di questo governo
ormai al tramonto. Infatti, solo nelle dittature le proteste della
societa' civile vengono bollate come opposizione politica proprio per
nascondere la verita'.
Il ministro della distruzione Gelmini ha lasciato per strada milioni di
precari che, dopo tantissimi anni di insegnamento, si ritrovano senza
lavoro, senza speranza, senza futuro. Ha effettuato tagli per otto
miliardi sul settore dell'istruzione pubblica che peseranno sul nostro
Paese come un macigno. Ha tarpato le ali ai nostri figli che si
ritroveranno senza un'adeguata formazione''.
''Noi dell'Italia dei Valori continueremo a batterci per portare dentro
il Parlamento le istanze di chi e' in piazza a protestare, anche se i
nostri interlocutori sono sordi e in malafede.
Promuoviamo una mobilitazione nazionale sulla scuola insieme agli
insegnanti. Gelmini vuole lasciare a casa i precari? Noi manderemo a
casa lei e il suo Governo''.
(ASCA)
redazione@aetnanet.org
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