Maestra precaria digiuna e dorme in auto in Friuli. A Milano 4 in sciopero fame. Verso mobilitazione
Data: Giovedì, 02 settembre 2010 ore 02:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Maestra precaria digiuna e dorme in
auto in Friuli. A Milano 4 in sciopero fame. Verso mobilitazione
nazionale (ANSA)
MANIAGO (PORDENONE) - Dormira' in macchina e fara' lo sciopero della
fame fino a quando non otterra' un incarico da qualche scuola
elementare: e' la protesta di Maria Carmela Salvo, di 55 anni,
originaria di Palermo, da cinque anni docente precaria in provincia di
Pordenone. Stamani la donna ha parcheggiato la sua utilitaria nella
piazza di Maniago (Pordenone), cittadina nella quale ha insegnato negli
ultimi anni, e ha assicurato che non si muovera' fino a quando non
avra' una cattedra. ''La scuola e' diventata una macelleria di precari
- ha detto - e la riforma Gelmini la sta distruggendo. A 55 anni non
sono ancora riuscita a diventare di ruolo e la contrazione delle
cattedre ha impedito che ottenessi un incarico annuale. Non mi resta
che lo sciopero della fame e dormire in auto. Staro' qui' almeno fino
al 13 settembre, giorno di inizio delle lezioni, quando spero che
qualche scuola mi chiami per supplenze brevi''. Insieme alla donna,
oltre a un gruppo di colleghi precari e rappresentanti sindacali, c'e'
il marito, anch'egli disoccupato. ''La mia piu' grande vergogna - ha
spiegato la maestra - e' stata quando, due anni fa, mia figlia, anche
lei precaria in call center, mi ha pagato il biglietto dell'aereo per
tornare in Friuli a insegnare''.
PRECARIO PALERMO, VERSO MOBILITAZIONE NAZIONALE - "Si va verso
una mobilitazione nazionale dei precari della scuola davanti al
Ministero dell'istruzione". Lo dice Salvo Altadonna, insegnante di
sostegno in sciopero della fame da 15 giorni, partito per Roma insieme
a una delegazione di precari siciliani, per partecipare in piazza
Montecitorio a due assemblee indette dal coordinamento nazionale
precari. Salgano a cinque in tutto i precari della scuola palermitani
in sciopero della fame. Insieme a Giacomo Russo, Salvo Altadonna,
Pietro Di Grusa e Caterina Altamora, anche Paolo Di Maggio, ha iniziato
da due giorni il digiuno forzato contro i tagli della legge 133 e la
riforma della scuola. Intanto a Palermo un centinaio di persone
presidiando gli uffici del provveditorato agli studi in via Praga, dove
è in programma per le 16 un'assemblea organizzata dai Cobas.
ANCHE A MILANO 4 PRECARI IN SCIOPERO DELLA FAME - "La scuola pubblica è
alla frutta e i precari della scuola alla fame": è il cartello appeso
davanti a una tavola apparecchiata ma priva di qualsiasi cibo perché,
dopo Palermo, anche a Milano gli insegnanti precari iniziano oggi uno
sciopero della fame per denunciare lo stato di salute dell'istruzione.
In quattro, due uomini e due donne, inizieranno oggi a rinunciare ad
alimentarsi per chiedere "non solo la difesa dei nostri posti di lavoro
ma una scuola pubblica statale di qualità - hanno spiegato in un
incontro con la stampa davanti all'Ufficio scolastico regionale -.
Siamo contrari a ogni ipotesi di smantellamento, regionalizzazione o
ingresso dei privati. Inoltre, chiediamo il ritiro dei tagli previsti
dalla legge 133 e il reintegro dei finanziamenti". Insieme a queste
rivendicazioni nazionali, i promotori dell'iniziativa, il Movimento
Scuola Precaria e il Presidio Permanente dei lavoratori della Scuola,
avanzano istanze locali: "nomine trasparenti e pubbliche, numero
sufficienti alle richieste di personale di sostegno e l'apertura di un
tavolo per avere trasparenza sui numeri dei tagli a Milano e in
Lombardia e sostegno a chi perderà il posto". Alle 15, in concomitanza
con un'assemblea pubblica indetta davanti al provveditorato di via
Ripamonti, i quattro inizieranno il loro digiuno che durerà "almeno
fino a sabato", promettono. In questi giorni Cristina Virardi
(insegnante di lettere alle medie, 29 anni, di cui tre da precaria),
Alessandro Risi (professore di latino e greco di 37 anni, otto da
precario), Davide Bondesan (insegnante di latino e greco di 28 anni,
precario da tre) e Miriam Petruzzelli (insegnate di sostegno di 34
anni, da sei precaria) dormiranno nelle tende e nella roulotte davanti
al provveditorato "affamati di dignità", come recita il cartello che i
quattro portano al collo. ANSA
|
|