Firenze. Serali, ricorso al Tar contro i tagli
Data: Martedì, 31 agosto 2010 ore 08:49:20 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Studenti e docenti delle scuole serali si sono dati appuntamento ieri mattina davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale per protestare contro i tagli all’organico previsti per quest’anno. Con un provvedimento del 10 agosto scorso, l’Ufficio scolastico provinciale di Firenze ha soppresso i Centri Territoriali Permanenti (Ctp) di Bagno a Ripoli e Castelfiorentino, istituti statali in cui gli adulti potevano frequentare percorsi formativi e conseguire la licenza di scuola media.
Il numero degli insegnanti è stato ridotto anche nei Ctp di Firenze, Empoli, Lastra a Signa e Borgo San Lorenzo, per un totale di 16 cattedre in meno. «In carenza di organico, si è deciso di reperire risorse condannando gli studenti adulti», denuncia Alessandro Rapezzi della Cgil scuola. Tagliati anche 38 insegnanti delle scuole superiori serali, col risultato che quest’anno le classi prime saranno attivate solo all’Elsa Morante, al Ginori Conti e al Russel Newton. Negli altri sette istituti che offrivano corsi serali ci sono docenti sufficienti solo per le quinte. Tutti gli altri rimarranno a casa. In tutto sono circa settecento gli studenti di medie e superiori che saranno tagliati fuori. Sonia, 34 anni, avrebbe dovuto frequentare il quarto anno dell’agrario: «Mi hanno telefonato venerdì e mi hanno detto che la mia classe era stata bloccata. Avevo iniziato nel 2008, ero entrata al terzo anno con un esame di ammissione. Adesso scopro che ho buttato via due anni». Scontenti anche i docenti, tutti di ruolo, che si sono visti cancellare la cattedra a pochi giorni dall’inizio delle lezioni. Adesso potranno scegliere: accettare un incarico in un altro istituto o rimanere a disposizione della scuola in cui insegnavano: «Dicono che non ci sono i soldi per le serali, ma se scegliamo di restare, dovranno pagarci per non fare nulla», afferma Valter Vagnoli, docente all’istituto agrario. «I tagli dovrebbero servire a far quadrare l’organico, ma i conti torneranno solo sulla carta. Se il docente non accetta una delle cattedre scoperte e rimane nella vecchia scuola, si dovranno comunque nominare dei supplenti», chiosa Rapezzi, che annuncia battaglia legale contro il provvedimento: «Come sindacato stiamo valutanto un ricorso al giudice del lavoro». Gli studenti invece ricorreranno al Tar denunciando la negazione del diritto allo studio. Sul piede di guerra anche il comune di Bagno a Ripoli, dove è stata soppressa la scuola media: «Abbiamo trentuno iscritti, che sono più di quelli dell’anno scorso— afferma il sindaco Luciano Bartolini — Stiamo valutando di ricorrere al Tar».






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