Martedì, 31 agosto 2010, ore 9.00, presidio presso l'Usp Catania
Data: Martedì, 31 agosto 2010 ore 07:44:13 CEST
Argomento: Comunicati


Il Coordinamento provinciale dei precari della FLC CGIL di Catania sostiene l'iniziativa promossa dal Comitato Precari Scuola-Catania e dal Comitato in difesa della Scuola Pubblica Statale, indetta per
MARTEDI’ 31 AGOSTO ORE 9  C.S.A. DI VIA COVIELLO (EX PROVVEDITORATO)
PRESIDIO E ASSEMBLEA A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA 
Coordinamento Precari della Conoscenza
FLC CGIL – Catania

redazione@aetnanet.org


Il governo, con le sue politiche sociali ed in particolare con quelle che investono tutti i comparti pubblici della conoscenza (Scuola statale, Università e Ricerca), sta attuando con lucida determinazione un piano sistematico di impoverimento e smantellamento della Scuola e dell'Università pubblica, con una logica cieca che, da un lato, considera questi settori come un puro onere finanziario ed un lusso che il nostro Paese non può sopportare, dall'altro mira alla cancellazione definitiva del ruolo, garantito dalla Costituzione della Repubblica, dell'istruzione e della ricerca statale in ordine alla crescita culturale di ogni cittadino come precondizione per la rimozione di tutti quegli ostacoli, anche di natura economica, per il raggiungimento di un'effettiva eguaglianza sociale, dei diritti e delle opportunità.
Questo progetto devastante condanna il nostro Paese, in particolare le generazioni più giovani, ad un futuro di precarietà permanente, sia per quanto riguarda la prospettiva di un lavoro stabile e dignitoso, che nell'esercizio dei diritti di cittadinanza e nei luoghi di lavoro.
Le vicende dei lavoratori della FIAT di Pomigliano e di Melfi sono emblematiche, e come lavoratori della conoscenza, ci sentiamo di dover esprimere tutta la nostra solidarietà ai lavoratori in lotta e il nostro apprezzamento per la presa di posizione del Presidente della Repubblica.
Nel nostro territorio siciliano e catanese le ricadute di queste scellerate politiche implicano, per via delle debolezze e delle arretratezze economiche storicamente consolidate, un vero e proprio dramma sociale per migliaia di lavoratori precari della conoscenza (docenti della Scuola e dell'Università, ATA, ricercatori e personale amministrativo) che di punto in bianco, dopo anni di servizio prestato con contratti a tempo determinato, in prospettiva di una progressiva stabilizzazione del rapporto di lavoro, si ritrovano senza nessuna opportunità occupazionale.
Noi, con la CGIL, non ci arrendiamo alla virulenza dell'attacco dei ministri Gelmini, Tremonti,  Brunetta e di tutto il governo al presente e al futuro del nostro Paese, e rilanciamo nei luoghi di lavoro e nei territori le mobilitazioni sui punti fondamentali della nostra piattaforma rivendicativa.






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