Materie irrecuperabili
Data: Domenica, 29 agosto 2010 ore 19:20:10 CEST Argomento: Rassegna stampa
Si apre la
resa dei conti, a giorni, tra la scuola e il 28% degli studenti della
secondaria superiore portatori di debiti, ai quali però le istituzioni
avrebbero dovuto garantire i corsi di recupero nella misura di almeno
10 ore per materia: qualche goccia nel deserto.
Tuttavia assicurare già quelle 10 ore è una fortuna, viste le
elargizioni del Miur, ma ben sapendo che nessun debito mai potrà essere
saldato in così poco tempo e in modo particolare se si tratta di
materie di indirizzo.
Una evidente contraddizione che persiste nonostante le denunce che
rimangono tali e che non riescono a spostare di un etto il peso dei
fondi alle scuole.
Da un lato rigore, ma dall'altro nulla per dare possibilità agli alunni
di mettersi in regola, per cui le scuole sono per lo più costrette a
consumare un altro inutile rito nella consapevolezza o di regalare la
materia o di prendere atto che sono intervenute le ripetizioni private
che forse danno più garanzie, ma a spese delle famiglie già salassate
dall'altro irrefrenabile caro-libri. Unanime è comunque l'opinione che
i corsi attivati dalle scuole non potranno mai risolvere il problema di
un effettivo recupero, mentre la piaga degli abbandoni e delle
dispersioni non diminuisce.
Ci sono addirittura presidi che, per fare fronte alle richieste e alla
carenza di soldi per pagare i docenti, assemblano in un unico corso più
classi e nemmeno parallele, racimolando così anche 15/20 alunni con una
manovra bizantina che equivale solamente a fare un po' di demagogia: un
modo per mettersi in regola, ma senza alcun onesto risultato.
Diciamo questo in considerazione delle propagande che però all'atto
concreto non hanno valore né didattico né educativo; un pasticcio per
fare statistiche, benché il recupero di una o più materie sia
sacrosanto.
Infatti accadeva, quando non erano previsti gli esami di riparazione a
settembre, che delle materie rimanessero sempre insufficienti fino al
quinto anno, quando le commissioni di esami di stato interne sanavano
il tutto con buona pace della preparazione complessiva.
In ogni caso, secondo un sondaggio di Skuola.net, si viene a sapere che
il 9,5% degli alunni ha un debito in una materia umanistica, il 5,2% in
una materia scientifica, il 2,6% in una materia di indirizzo-tecnica.
Il 17,2% ha più debiti in materie differenti, mentre il 58,9% deve
attendere solo che riapra la scuola.
Pasquale Almirante
La Sicilia 29 agosto 2010
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