TAGLI NELLA SCUOLA E PRECARI: UN DRAMMA SICILIANO
Data: Venerd́, 27 agosto 2010 ore 23:32:13 CEST
Argomento: Sindacati


Segreteria Regionale Sicilia
Palermo, 26.8.2010


Comunicato stampa


TAGLI NELLA SCUOLA E PRECARI: UN DRAMMA SICILIANO
Puntuale e prevedibile è riesplosa, a Palermo ed in tutta l’Isola, l’amara rabbia dei precari, (già o a giorni disoccupati), anche con forme estreme di protesta.
La Cisl Scuola è con loro, come sempre.
Contro una intollerabile politica dei tagli degli organici del personale della scuola la Cisl Scuola, e le altre OO.SS., da troppi anni, hanno protestato, manifestato, scioperato, a livello regionale (con l’ultima manifestazione del maggio scorso) ed a livello nazionale.
In Sicilia la scuola pubblica statale rischia la “desertificazione“, mentre aumenta in maniera esponenziale il “dramma sociale“ dei troppi precari ormai disoccupati e cresce il disagio dei tanti insegnanti di ruolo divenuti soprannumerari.
Assistiamo, peraltro, in questi giorni al ciclico ritorno della politica, con rinnovati presenzialismi di vari parlamentari e di qualche esponente di governo e con i “consueti“ messaggi del Presidente della Regione al Ministro dell’Istruzione.
Prese di posizione che per avere un senso e non esaurirsi in pura demagogia dovrebbero tradursi, coerentemente, nella richiesta di rivedere quelle scelte fatte con la legge 133 del 2008, su cui rimane ferma la nostra denuncia, ma che molti degli odierni “difensori” dei precari, della maggioranza parlamentare, non esitarono ad approvare col proprio voto.
Se questo obiettivo non è realisticamente perseguibile, abbiano l’onestà di dirlo, assumendosene la responsabilità.
La Cisl Scuola ritiene che anche in un momento di così grandi difficoltà occorre avere la responsabile capacità di avanzare proposte per garantire e tutelare al meglio le troppe “vittime“ di questi tagli.
Per garantire, in ogni caso, immediati sostegni al reddito e concrete possibilità di lavoro nella scuola per i precari disoccupati, vanno potenziati e migliorati gli strumenti normativi esistenti, anche con ulteriori interventi nazionali, e vanno proseguiti i confronti (da sempre chiesti dalla Cisl Scuola) con l’ Assessorato Regionale all’Istruzione e con l’Ufficio Scolastico Regionale per definire in tempi brevi e certi, tutti gli interventi possibili nella scuola, a qualunque titolo finanziati, che possano prevedere opportunità di lavoro e riconoscimento del servizio.
Il resto sono parole, che hanno il suono sgradevole della strumentalizzazione fatta sulla pelle di chi vive problemi drammatici.
Per noi la “vertenza precari” continua e ci sentiamo impegnati per il conseguimento di concreti risultati che diano credibili risposte alla loro richiesta di lavoro e di garanzia di diritti.


Il Segretario Generale Regionale
Angelo Prizzi







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