I precari di Messina chiedono al Governo di fermare il licenziamento di 1560 lavoratori
Data: Giovedì, 26 agosto 2010 ore 16:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Dopo l’assemblea di
lunedì 23 agosto tenuta presso la Camera del Lavoro, la FLC CGIL, i
precari ATA insieme ai docenti che per il 2010/2011 rischiano di non
lavorare, hanno deciso di presentarsi mercoledì 25 agosto 2010 dalle
9.00 alle 12.00 dal Prefetto di Messina.
I precari della FLC CGIL chiedono a tutti i lavoratori, le
Organizzazioni, le associazioni, i comitati di genitori di unirsi nella
protesta per dire NO con forza alle scelte del Governo.
La qualità della scuola pubblica è fortemente minacciata dalla mancanza
di personale, la sicurezza degli alunni è messa a rischio in edifici in
cui le carenze strutturali si uniscono al sovraffollamento di aule non
adeguate ad accogliere 28-30 studenti per classe, il diritto
all’integrazione degli alunni diversamente abili è messo in discussione
anche in caso di gravità dall’ulteriore riduzione di 86 posti su
sostegno. Anche la vigilanza fuori dalle aule non potrà essere
assicurata per la presenza di un solo collaboratore scolastico per
edificio, anche se in molti casi gli edifici hanno più piani o più
corridoi da controllare. In due anni sono stati soppressi 1056 posti di
docente: 641 nel 2009/2010 e 415 nel 2010/2011. Il personale ATA ha
subito una riduzione di 201 posti nel 2009/2010 e 239 nel 2010/2011:
complessivamente 440 posti in meno.
In due anni, dunque, nella provincia di Messina sono stati tagliati
1560 posti di lavoro.
Sono gli effetti della legge 133/08, una operazione di cassa che ha
tolto ai nostri studenti la possibilità di frequentare una scuola di
approfondimenti e di qualità, oltre che sicura e senza rischi. Non
solo, ha avviato un processo di distruzione di una intera generazione
di lavoratori: si è proceduto al licenziamento in tronco di una buona
parte del precariato storico.
È un'autentica emergenza occupazionale, in un territorio che ha subito
duramente gli effetti della crisi internazionale. I lavoratori, che da
almeno dieci anni hanno speso la loro professionalità nella scuola, non
vogliono e non possono accettare di essere licenziati in tronco e
rappresentano al Prefetto di Messina il disagio di questa città e della
loro categoria perché si faccia carico della loro richiesta.
I precari della scuola di Messina chiedono al Governo di intervenire,
modificando immediatamente i provvedimenti per garantire per l’anno
scolastico 2010/2011
l’istituzione di nuovi posti nella scuola primaria e per il personale
ATA, per rispondere alle richieste di tempo pieno ed alle esigenze dei
laboratori della scuola secondaria,
ulteriori risorse di personale finalizzate alla riduzione del numero
degli alunni per classe, a partire dalle situazioni più delicate sul
versante della sicurezza degli ambienti scolastici,
l’attivazione dei posti di sostegno per i casi di gravità.
redazione@aetnanet.org
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