Regione Sicilia: in Lombardia meno tagli, intervenga Cdm. Lombardo: proteste dei precari sono contro il governo nazionale
Data: Giovedì, 26 agosto 2010 ore 07:38:45 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il problema dei forti tagli agli organici della scuola siciliana è di caratura nazionale e dovrà essere portato in Consiglio dei ministri per ridimensionarne la portata: è questa la conclusione cui sono giunti oggi il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, insieme all’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, ed una rappresentanza di personale scolastico non di ruolo, tra cui i tre precari in sciopero della fame da oltre una settimana, al termine di un incontro all’interno dell’Ufficio scolastico provinciale di Palermo. Lombardo, che si è sin da subito schierato accanto ai precari scrivendo anche una lettera di proteste al ministro dell’Istruzione per chiedere il dimezzamento dei tagli di docenti e Ata, ha spiegato che la decisione verrà formalmente presentata domani in prefettura al sottosegretario al Miur, Giuseppe Pizza: “come giunta regionale – ha detto Pizza – chiederemo che il governo torni sull’argomento e che se ne occupi il consiglio dei ministri, per rivedere questa scelta”.
Il governatore ritiene che nell’applicazione dei tagli, ma soprattutto delle manovre per limitarne gli effetti a livello regionale, siano state applicate delle misure non omogenee: “sappiamo che in Lombardia è stato autorizzato il tempo pieno – ha sottolineato Pizza – che significa poter tenere aperte le scuole anche nel pomeriggio e anche tanti posti di lavoro in più, mentre da noi no. E’ una disparità evidente da rimuovere. Faremo conteggi precisi sul possibile recupero di forza lavoro docente e amministrativo”.
Per il presidente della regione siciliana anche la protesta dei precari è diretta “contro il governo nazionale, non contro la Regione, che, in ogni caso, deve cercare di utilizzare tutte le risorse a sua disposizione per supplire a questi tagli”. A tal fine la Regione Sicilia ha già stanziato 40 milioni di euro che verranno distribuiti, attraverso le modalità previste a livello nazionale dal decreto salva-precari, tra i precari non confermati e che avevano lavorato per almeno 180 giorni nell’a.s. 2008/09.
La Regione avrebbe anche intenzione di supportare i precari attraverso dei finanziamenti previsti dal Fondo sociale europeo. Oltre questo però non si può fare. Quindi “il nostro interlocutore – continua Lombardo – è il governo nazionale” e per questo bisognerà “portare la questione all’attenzione del Consiglio dei ministri”. Il governatore ha anche specificato che domani “l’assessore Centorrino parteciperà alla riunione in prefettura con il sottosegretario alla Pubblica istruzione e gli rappresenterà queste posizioni”.
(Apcom)

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