Usp di Modena: centinaia i posti scomparsi. Coordinamento precari: pronti alla lotta.
Data: Martedì, 24 agosto 2010 ore 12:00:00 CEST Argomento: Comunicati
UNA VOLTA ERAVAMO
PRECARI. OGGI SIAMO DISOCCUPATI MA SARA' UN AUTUNNO INFUOCATO
I primi dati pubblicati dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Modena
confermano le nostre peggiori previsioni. Sono centinaia i posti di
lavoro nella scuola che sono letteralmente scomparsi in seguito ai
tagli dell'ultima manovra finanziaria. Allo stesso tempo, risultano
ridicoli i numeri delle assunzioni in ruolo. Il Coordinamento Precari
della Scuola di Modena prepara un autunno di lotte infuocate.I 400
licenziamenti di precari (docenti e personale Ata) previsti per la
provincia di Modena stanno per diventare una tragica realtà in questi
giorni. I primi dati pubblicati dall'Ufficio Scolastico Provinciale
confermano le nostre peggiori previsioni: il numero dei docenti che
avrà una supplenza annuale è drasticamente ridotto. Ridicoli anche i
numeri delle assunzioni in ruolo. Sono solo 10 i mila docenti
e 6500 gli Ata assunti a livello nazionale (a fronte di centinaia di
migliaia di precari), cifre che a Modena si traducono in poche
decine di assunti.
Di fronte a questo massacro sociale, ci appaiono ignobili le grida di
trionfo della direzione provinciale della Cisl Scuola che ha
recentemente definito, in un comunicato pubblico, un "grande risultato"
il numero miserrimo di assunzioni in ruolo. Sono affermazioni
gravissime, soprattutto di fronte a 40 mila precari che, sul territorio
nazionale, sono già diventati disoccupati e tali
resteranno. La Cisl, lo Snals e la Uil da mesi sono la
quinta colonna del governo Berlusconi nella macelleria sociale in
corso, inclusa la Scuola, dove nessuno di questi sindacati ha
proclamato nemmeno uno sciopero negli ultimi due anni, preferendo
sedersi al tavolo del governo. Il Coordinamento Precari della
Scuola di Modena fa appello al segretario provinciale della Cisl, Erio
Ranuzzini, a evitare almeno di festeggiare sui nostri cadaveri i
suoi "grandi risultati".
Allo stesso tempo, giudichiamo tardive le dichiarazioni rilasciate dal
segretario provinciale della Flc Cgil, Stefano Colombini, che annuncia
in una nota pubblica "un autunno caldo". Non era forse il caso di
scaldarsi un po' prima, magari in occasione dello sciopero degli
scrutini, lanciando una protesta su larga scala su tutto il territorio
nazionale prima che i tagli divenissero operativi? Oggi Colombini fa
fronte unico col Presidente della Regione Errani e con il direttore
dell'Ufficio Scolastico Regionale Limina (quello della circolare
fascista contro il diritto di parola al personale del pubblico
impiego!) per chiedere qualche briciola alla Gelmini. E' evidente che
le centinaia di precari delle graduatorie modenesi a cui non resta
che la disoccupazione o il precariato a vita sono dati per persi.
Vedremo se alle parole di Colombini, che annuncia un autunno caldo,
seguiranno i fatti.
Il Coordinamento Precari della Scuola di Modena ha in programma già nei
prossimi giorni volantinaggi, presidi e assemblee pubbliche per
organizzare azioni di lotta incisive. Per questo, facciamo appello
a tutti i lavoratori della provincia, a partire da quelli delle
fabbriche in crisi, a costruire una mobilitazione su larga scala per
restituire i licenziamenti al mittente: solo con la lotta a oltranza e
l'unità dei lavoratori si respingono i tagli.
Fabiana Stefanoni,
del Coordinamento Precari della
Scuola di Modena
redazione@aetnanet.org
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