I precari del CPS di Avellino scrivono al dirigente dell'USP
Data: Lunedì, 23 agosto 2010 ore 20:53:46 CEST
Argomento: Comunicati


Ancora una volta il MIUR con la  Nota n.7521 del 6 agosto 2010 (Istruzioni e indicazioni operative in materia di supplenze al personale docente, educativo ed A.T.A.)  e la complicità  dei Sindacati, in particolare la triplice, ha destinato le ore residuali, i cosiddetti “spezzoni” di competenza dell’istituzione scolastica ove si verifica la disponibilità. La predetta istituzione scolastica provvede alla copertura delle ore di insegnamento in questione secondo le disposizioni di cui al comma 4 dell’art. 22 della Legge Finanziaria 28 dicembre 2001, n. 448, attribuendole, col loro consenso, ai docenti in servizio nella scuola medesima, forniti di specifica abilitazione per l’insegnamento di cui trattasi,  fino al limite di 24 ore settimanali come ore aggiuntive oltre l’orario d’obbligo. Solo in subordine a tali attribuzioni, nei casi in cui rimangano ore che non sia stato possibile assegnare al personale in servizio nella scuola, i dirigenti scolastici provvederanno all’assunzione di nuovi supplenti utilizzando le graduatorie di istituto.

 

Affidare, queste ore,  vuol dire permettere un cospicuo aumento dell’orario di lavoro di personale per lo più già assunto a tempo indeterminato e quindi non produrrebbe alcun effetto positivo nella didattica, con un forte aggravio di spese per l'amministrazione, visto che gli spezzoni devono essere retribuiti in base allo stipendio percepito, ma soprattutto significa necessariamente rendere vane le speranze dei moltissimi precari  che vedrebbero ridotte al nulla le possibilità di ottenere un incarico.  Ciò però non sembra avere importanza per coloro che la scuola la governano; infatti sempre più spesso assistiamo ad una politica tesa a perpetrare tagli proprio nei confronti della categoria più calpestata, i precari, che vengono trattati come oggetti usa e getta, da utilizzare a proprio piacimento per poi disfarsene quando si trova il modo di sopperire con altri mezzi. Tale comportamento è ignobile e scandaloso. Con questi ripetuti attacchi verso i propri già scarsi diritti i docenti precari vedono ulteriormente lese la propria dignità e professionalità.

 

Questa situazione ha investito lo scorso anno, anche Avellino. Molte  di queste ore residue furono preda dei docenti in servizio nella scuola e in particolare i colleghi di ruolo.  Il ripetersi della cosa, anche quest’anno, comporterà nuovamente un ingente danno non sono per il personale precario ma anche di tanti docenti di ruolo che sono in esubero e che potrebbero beneficiare, per  la formazione della cattedra, dell'accorpamento di più spezzoni.  Può accadere, come avvenuto lo scorso anno, il paradosso, che docenti di ruolo e in alcuni casi docenti non di ruolo,  si sono trovati con 24 ore e altri docenti di ruolo in esubero senza il completamento della cattedra.  Vi chiediamo, per consentire un più ampio piano di disponibilità l’acquisizione a vostro carico e di associare tra loro spezzoni orario in modo da formare il maggior numero di cattedre possibili  attraverso anche  l’accorpamento di tre sedi e su tre comuni diversi e non autorizzare la disponibilità di queste ore per  il personale di ruolo già in servizio con cattedra di 18 ore.  Nel caso di ulteriori ore residuali  destinarli nelle disponibilità dell’Usp, al personale precario inserito nelle graduatorie ad esaurimento, dando la possibilità  all'atto della convocazione all’aspirante di accorpare anche tre spezzoni ed anche su tre comuni. Ricorrere per ogni forma di reclutamento, compreso supplenze temporanee, alla graduatoria di esaurimento provinciale.

Inoltre si chiede nelle prossime operazioni di mobilità, il delle mobilità interprovinciali, per poter accorciare le file dei precari che si sono venuti a creare in questi ultimi anni per l’uso selvaggio di tale norma o almeno di limitare le utilizzazione ed assegnazioni  provvisorie interprovinciali,  in particolar modo su quelle classi di concorso dove sussiste l’esubero e fare in modo di salvaguardare qualche disponibilità per i docenti precari.

 

Lo  scrivente coordinamento precari scuola Avellino, in sede di analisi dell’organico di diritto - anno scolastico 2010/2011 - delle scuole di ogni ordine e grado, così come risulta dai prospetti alunni-classi del sistema informativo del Ministero dalla Pubblica Istruzione relativo alle istituzioni Scolastiche della Provincia di Avellino, ha constatato, che il rapporto alunni/classi è tale da disattendere, per quanto riguarda alcune scuole, quanto previsto:

 

 dal  D.M. 26 Agosto1992 “NORME Dl PREVENZIONE INCENDI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA” art. 5 “MISURE PER L’EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA” punto 5.0 ove è precisato che il massimo affollamento previsto è di 26 persone/aula, quindi non più di 25 alunni per classe;

 

dal D.M. 18 dicembre 1975 (Norme tecniche per l’edilizia Scolastica) in riferimento agli indici minimi di funzionalità didattica stabilisce che i parametri spaziali minimi a disposizione di ogni persona presente nei locali scolastici siano di 1,80 metri quadri netti per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado; 1,96 metri quadri netti per le scuole secondarie di II grado;

 

In merito, si chiede, infine,  l’istituzione di classi con massimo 20 alunni in presenza di un ragazzo diversamente abile.

 

Ringraziandola per l’attenzione ed auspicando tempi migliori per questa scuola pubblica Italiana, si porgono distinti saluti.

 

 

CPS Avellino – Coordinamento Precari Scuola di Avellino e Provincia

 







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