SIAMO TUTTI CINESI!
Data: Giovedì, 03 marzo 2005 ore 06:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


SIAMO TUTTI CINESI! “La storia d’Europa comincia in Cina”.Così Montanelli iniziava il primo della fortunata serie di volumi della sua “Storia d’Italia”, suscitando nei lettori un’insana curiosità: che c’entra l’Europa con la Cina?! Ebbene proprio dal lontano Oriente, alla vigilia della caduta dell’Impero Romano, temerari e indisciplinati saccheggiatori, un’alluvione senza pari nella storia, si mossero per siglare la definitiva rovina di Roma. E oggi a rileggere quell’incipit di chiaro taglio giornalistico e a considerarne ironicamente il sapore profetico, ci viene un po’ da ridere. Le invasioni possono essere ostili o pacifiche, ma pur sempre invasioni restano. Facciamo dunque una passeggiata al mercato, guardiamoci intorno: simpatici uomini dagli occhi a mandorla ci vengono incontro con i loro buoni prodotti, donne dall’aria docile ci servono sommessamente, invitandoci a provare e riprovare i capi.E noi, con la nostra bella e fiammante giacca a vento sotto il braccio, ci allontaniamo felici e pensiamo: w la Cina, sarà la nostra riscossa contro il carovita! E così, percorrendo le vie più belle della nostra cittadina, facciamo un’inconsueta scoperta: la moda parla una nuova lingua, le insegne recano strani caratteri, siamo a Catania o a Pechino? La globalizzazione ha dato i suoi frutti, la concorrenza commerciale cinese dilaga, la società multietnica trionfa e la città etnea diventa New York, un grande ricettacolo di risorse umane, le più disparate possibili… Ma dinanzi a tale movimento globale, come per ogni novità che si rispetti, ecco nascere le prime grandi paure. Ed è leggenda metropolitana, l’ultima, la più sconvolgente: in un negozio di Catania gestito da cinesi, una bella donna, lasciato il marito ad attenderla, è entrata…ed è scomparsa nel nulla! Conclusione fantastica: denuncia del marito, arrivo della polizia, ritrovamento della malcapitata in uno scatolone, rasata a zero…e pronta per l’espianto degli organi! Tutto falso, diceria popolare che manifesta però sintomaticamente il terrore, lo sgomento che innocenti cittadini orientali provocano nella gente comune. Cinese? Trafficante del male, discendente dei Mongoli, usurpatore di casa e lavoro! Ma niente paura, cari cittadini, non creiamo inutili allarmismi. Forse il peggio che ci può capitare, qui, in un meraviglioso paese a un passo dal Mediterraneo, il Mare Nostrum dei Romani, è acquistare al banco del pesce del “bianchetto” locale, pescato fresco, fresco… e scoprire poi, grazie ai solerti controlli del nucleo operativo dell’Ufficio circondariale marittimo, che quel bel “mucco” è, (oh, no, anche il pesce!)… made in China. Ma come abbiamo fatto a non accorgerci che quei mille occhietti…erano irrimediabilmente a mandorla? Silvana La Porta





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