Brescia, corsa contro il tempo per il via del 13 settembre a nuovo anno scolastico
Data: Domenica, 22 agosto 2010 ore 16:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
L'Ufficio
scolastico territoriale alle prese con la «sfida» delle nomine e delle
assegnazioni La direttrice dell'Ufficio scolastico: «Stiamo
facendo gli straordinari per garantire che sia tutto pronto nonostante
il posticipo delle iscrizioni di un mese»
Ci vorrà un miracolo perché la scuola bresciana arrivi preparata
all'appuntamento con la prima campanella del 13 settembre. E se
miracolo ci sarà, i «santi» che l'avranno fatto bisognerà cercarli
negli uffici del Provveditorato di via Sant'Antonio, che ora si chiama
Ufficio scolastico territoriale 11 Brescia. Da luglio lavorano a pieno
ritmo, sabati compresi, alle «attività essenziali per garantire il buon
funzionamento», come dice la direttrice Maria Rosa Raimondi. In diversi
istituti le assegnazioni definitive di organico sono insufficienti,
tanto sul fronte dei docenti che del personale Ata. Insufficienti sono
pure gli insegnanti di sostegno. Mancano 10, forse 20 Dsga (i segretari
scolastici), e 53 posti di presidenza sono vacanti. Le questioni da
risolvere restano tante, e lo slittamento di un mese delle iscrizioni
alle superiori ha imposto marce forzate. Per quanto si faccia, secondo
i sindacati si viaggia con un paio di settimane di ritardo.
ORGANICO. Raimondi, tuttavia, scommette sul «miracolo», e assicura che
per il 13 tutto sarà pronto. Ma molto non dipenderà da lei e dai suoi
uffici. Sul versante dell'organico docenti «entro fine mese dovremmo
capire se ci saranno risorse aggiuntive per le situazioni in
sofferenza», dice la direttrice. La risposta deve arrivare dall'Ufficio
regionale di Milano, ed è attesa da quelle scuole che hanno avuto
iscrizioni oltre il previsto e ora hanno bisogno di altri insegnanti.
Con la riforma Gelmini, d'altra parte, la riduzione di organico c'è
stata eccome. Raimondi non quantifica, ma i sindacati confederali
parlano di oltre 250 posti in meno in provincia. Secondo Cgil sono
stati «tagliati» 44 posti alle elementari, 21 alle medie, 203 alle
superiori e 21 alle materne. Con le iscrizioni in aumento si fa presto
a capire che far quadrare i conti è difficile. Se non bastasse, una
decina di istituti - soprattutto quelli con molte sedi staccate - hanno
difficoltà a «garantire la presenza di personale Ata in tutte le sedi»,
come ammette Raimondi. E anch'esse hanno bisogno di risorse aggiuntive.
SOSTEGNO. Non va meglio sul fronte del sostegno all'handicap. In sede
di organico di diritto è stato confermato l'organico di fatto dell'anno
scorso, con aumento di docenti di sostegno. Ciò nonostante, gli alunni
con certificazione di handicap quest'anno sono aumentati di parecchio e
servono altri insegnanti. «Stiamo verificando la possibilità di altre
assegnazioni di organico», si limita a dire Raimondi. Di buono c'è che
delle 198 immissioni in ruolo di docenti (più 150 Ata), 70 sono andati
su posti di sostegno e costituiranno nel tempo uno zoccolo duro che
sfugge alla dinamica delle supplenze annuali. Ma il problema dei
docenti insufficienti resta intatto.
STRANIERI. Per i progetti a favore degli alunni stranieri, poi,
Raimondi assicura che «sono state confermate le risorse dell'anno
scorso, anche se saranno collocate non nelle stesse sedi, ma in base a
una graduatoria». E tutte le scuole hanno ottenuto la deroga al tetto
del 30 per cento di presenze di alunni stranieri nelle classi, fissato
dal ministro Maria Stella Gelmini. «A parte rari casi - spiega Raimondi
- si trattava di alunni che in ingresso alle elementari avevano già
frequentato tre anni di materne e in ingresso alle medie avevano
frequentato le elementari».
DIRIGENTI. Quasi un terzo delle scuole bresciane (53 su 170) è senza
dirigente, più del doppio rispetto all'anno scorso a causa di 25
pensionamenti. Mercoledì saranno confermati i 4 presidi incaricati, ma
le altre 49 scuole dovranno accontentarsi di un reggente, ossia di un
preside con due istituti da seguire. Al momento le domande sono al
vaglio, ed entro il 31 anche quest'operazione dovrebbe essere
archiviata.
«Garantire la copertura dei posti è il primo passo - dice Raimondi -:
affrontiamo l'anno dell'avvio della riforma delle superiori, e le
scuole trasformate in istituti comprensivi dovranno costruirsi
un'identità in termini di offerta formativa». In un caso e nell'altro,
senza un dirigente a tempo pieno.
NOMINE. La copertura dei posti segue un calendario fitto di
appuntamenti. Sono partiti ieri e si concluderanno oggi gli utilizzi e
le assegnazioni provvisorie per l'infanzia, la primaria e gli Ata. Il
26 toccherà a medie e superiori. Da oggi fino al 27 scatteranno le
immissioni in ruolo dei 198 docenti e 150 Ata, e il 26 le supplenze
annuali. Raimondi non dice quante siano, ma assicura che sono in linea
con l'anno scorso. Per la prima volta si sforerà a settembre. Il
calendario prevede che tutto sia fatto entro il 2 nelle cinque
scuole-polo Ballini, Lunardi, Castelli, Arnaldo e Fortuny, più
l'Ufficio scolastico territoriale. E «aver protratto di soli due giorni
le operazioni, con le iscrizioni alle superiori slittate di un mese -
sottolinea Raimondi -, dà conto dell'impegno che c'è stato da parte
degli uffici».
Mimmo Varone
(da Brescia Oggi)
redazione@aetnanet.org
|
|