Allarme scuola, a settembre iniziano i guai
Data: Mercoledì, 18 agosto 2010 ore 14:04:55 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Non ha fatto in tempo a placarsi la protesta relativa alle scuole materne comunali, che ora il campanello di allarme suona per quelle statali disseminate in provincia di Ferrara. L’assessore all’Istruzione della Provincia, Tonino Zanni, ha incontrato i rappresentanti dei sindacati scuola per fare il punto sugli organici e sui tanti problemi con i quali dovranno fare i conti scuole, studenti, famiglie e gli stessi enti locali.
Numerose sono state le preoccupazioni espresse. A partire dal fatto che a settembre alcuni dirigenti avranno difficoltà a garantire l’apertura e la chiusura di plessi scolastici e altri ad assicurare il tempo scuola richiesto dalle famiglie. I problemi maggiori riguardano le scuole materne ed elementari di Renazzo, Argenta, Copparo e l’istituto comprensivo di Tresigallo.Numerose sono state le preoccupazioni espresse. A partire dal fatto che a settembre alcuni dirigenti avranno difficoltà a garantire l’apertura e la chiusura di plessi scolastici e altri ad assicurare il tempo scuola richiesto dalle famiglie. I problemi maggiori riguardano le scuole materne ed elementari di Renazzo, Argenta, Copparo e l’istituto comprensivo di Tresigallo.
Se non verranno attribuite le risorse aggiuntive richieste dall’ufficio scolastico territoriale di Ferrara, poi, a rischio è l’intera istruzione degli adulti, sia quella garantita dai Centri Territoriali Permanenti sia quella assicurata finora dai corsi serali.
Grave è anche la situazione della scuola materna per la quale, a fronte di consistenti liste di attesa (470 bambini), pare non vi siano speranze di avere risorse aggiuntive. Lo stesso vale per l’insegnamento dello strumento musicale.
I sindacati hanno espresso preoccupazioni anche in ordine all’effettiva possibilità degli istituti professionali di assicurare i percorsi di qualifica triennali.
Da parte loro è venuta la richiesta di un “forte coordinamento provinciale dei Comuni, per definire un quadro di riferimento condiviso sull’articolazione della rete dell’offerta, che sconta anche i problemi dei piccoli plessi e delle pluriclassi, e su eventuali interventi surrogatori dell’intervento statale”.
Finora le prese di posizione di Provincia, Comuni, parlamentari ferraresi e della stessa Regione, non hanno trovato presso il Ministero dell’Istruzione l’attenzione auspicata.
“Sprechi da recuperare – afferma l’assessore provinciale Zanni – non ve ne sono e il taglio delle risorse, in presenza di un costante incremento del numero degli studenti, rischia davvero di portare al collasso la scuola. In una realtà come quella ferrarese – prosegue – che aveva già raggiunto negli anni scorsi il rapporto alunni-classi e alunni-docenti che il Ministero si prefigge di conseguire a livello nazionale, non vi sono più spazi di manovra e i tagli non assumono più il significato di un economico utilizzo delle risorse, ma di un vero e proprio disinvenstimento sull’educazione”.
 (da  http://www.estense.com/)

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