Maestri Autoconvocati: i politici litigano per la Scuola Europea e nessuno pensa agli altri istituti
Data: Domenica, 15 agosto 2010 ore 17:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Maestre e
Maestri, autoconvocati, di Parma e
Provincia in un comunicato denunciano, alla luce delle recenti
polemiche circa la scuola europea, "il fatto che nessuno si preoccupa
di trovare soluzioni parlamentari per destinare una parte degli ingenti
capitali stanziati per questo cantiere per salvaguardare
l’organico degli insegnanti nelle scuole parmensi".
Ecco il testo integrale del comunicato (da http://www.parmaoggi.it/)
redazione@aetnanet.org
Dopo la decisone della politica locale di revocare l’appalto relativo
alla costruzione della nuova sede della Scuola Europea ed il
conseguente dibattito scatenatosi tra esponenti politici parmensi, il
gruppo Maestre e Maestri, autoconvocati, di Parma e provincia,
osservando disgustato il fatto che nessuno si preoccupa di trovare
soluzioni parlamentari per destinare una parte degli ingenti
capitali stanziati per questo cantiere per salvaguardare
l’organico degli insegnanti nelle scuole parmensi. Vogliono spendere
circa 30 milioni di euro nonostante la Scuola Europea funziona
benissimo nell’attuale sede di Via Saffi. Uno spreco enorme, afferma il
portavoce del gruppo, Salvatore Pizzo: “La sola scuola elementare
parmense, in due anni è stata tagliata di 56 posti di maestro a fronte
di un considerevole aumento di iscritti e di richieste di tempo pieno,
ed oltre al problema tagli ci sono molti posti in organico non coperti,
ai quali si sopperirà con assunzioni a tempo determinato perpetrando il
precariato storico e senza la necessaria continuità didattica, visto
che in due anni le assunzioni sono state solo 21, comprese le 14
previste quest’anno” – continua il portavoce dei Maestri autoconvocati
– “il fatto che i politici parmensi non si impegnino per fare in modo
che le risorse economiche a disposizione siano destinate anche a
stabilizzare l’organico, la dice lunga sull’attenzione nei confronti
del sistema scolastico che i politici di ogni colore millantano”. Si
ricorda che la quasi totalità dei soldi per la Scuola Europea sono
stati prelevati dal “fondo nazionale per le aree sottoutilizzate”, ciò
con il parere favorevole di tutte le forze politiche e delibera di
finanziamento emessa dal Cipe, all’epoca presieduto dall’On. Nicola
Cosentino, addirittura consente un aumento del finanziamento fino ad un
ulteriore 15%.
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