Docenti precari,prima sentenza al sud per gli scatti stipendiali
Data: Mercoledì, 11 agosto 2010 ore 20:30:22 CEST Argomento: Rassegna stampa
Esultano i Cobas
Scuola ed il Comitato insegnanti ed ata precari di Salerno per la prima
sentenza anche nel sud Italia.Il Tribunale di Salerno infatti, con
sentenza n°3651 del 14 Luglio 2010, riconosce gli aumenti di
stipendio”scatti biennali” anche ai docenti precari. Nel caso specifico
il docente Giuseppe Tuozzo,con oltre dieci anni di precariato
sulle spalle, si era rivolto all’avv.Angelo Maurilio Tuozzo dei Cobas
di Salerno per vedersi riconosciuto il diritto ad accedere ai
cosiddetti scatti di anzianità da riconoscere in busta attraverso i
cosiddetti “gradoni”, al pari dei colleghi assunti a tempo
indeterminato. In pratica un docente precario, pur facendo lo stesso
lavoro di un collega di ruolo, prende lo stipendio iniziale senza
aumenti anche dopo 20-30 anni di precariato.
Cobas Scuola Salerno – Comitato Insegnanti e Ata precari Salerno
In pratica un docente precario, pur facendo lo stesso lavoro di un
collega di ruolo, prende lo stipendio iniziale senza aumenti anche dopo
20-30 anni di precariato. Una disparità di trattamento che non trova
giustificazione e che i Cobas hanno deciso di contrastare fortemente.
Hanno deciso di lottare contro la vera ragione della precarietà nella
scuola: il fatto che all’Amministrazione convenga usare i contratti a
tempo determinato per abbassare il costo del lavoro del personale
scolastico. Mediamente, proprio per la progressione di carriera di cui
i precari non godono, oltre allo stipendio estivo che i supplenti fino
al termine dell’attività didattica non percepiscono, un precario costa
allo Stato circa 8.000 € in meno di un lavoratore in ruolo .Conquistare
gli scatti di anzianità per il personale precario, giocoforza significa
anche conquistare il riconoscimento di tutto il servizio pre-ruolo per
il personale immesso in ruolo. Un breve riepilogo:lo scorso anno
l’avvocato aveva fatto ricorso per decreto ingiuntivo D.I. 480/09 che
era stato accolto dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Salerno. A
tale decreto,però, vi era stata l’opposizione del MIUR attraverso i
suoi legali. Il 14 Luglio 2010 Il Giudice del lavoro
dott.M.L.Viva ha rigettato in toto l’opposizione del Min.dell’Istr.
accogliendo la tesi della difesa del docente precario. “L’art.53
della legge n°312/1980-si legge nella sentenza-continua a trovare
applicazione nel comparto scuola è ancora in vigore e come tale
disciplina la fattispecie in esame,proprio perché recepito in toto
dalla stessa contrattazione collettiva.
Il Giudice,quindi, riconoscendo gli scatti stipendiali(art.53 legge
312/80,corrispondente al 2,5 per cento sulla posizione stipendiale
iniziale,a partire dal terzo anno di servizio prestato, in poi) per i
docenti precari,che prevedeva lo scatto in parola, si debba ritenere
tuttora in vigore. Il Ministero,quindi,viene condannato a pagare
€4.068,39 al docente oltre alle spese per l’onorario
dell’avvocato. Nei prossimi mesi andranno a sentenza altre decine di
ricorsi patrocinati sempre dall’avv.Angelo Maurilio Tuozzo dei Cobas ai
quali se ne aggiungeranno,in seguito a questa prima sentenza,
tantissimi altri.
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Redazione
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