A settembre, quando i loro figli torneranno nelle aule
Data: Mercoledì, 11 agosto 2010 ore 15:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Che il mondo della scuola stia andando a rotoli ormai è un dato di fatto …, quotidianamente ci accorgiamo di quello che sta accadendo, tagli e ancora tagli … cattedre che spariscono … corsi da salasso per accumulare punti e … alla fine non si risolve un bel niente.
Intanto la stampa italiana non parla più del problema ( ma neanche prima) ed ovviamente i genitori dei nostri alunni, sono all’oscuro di tutto, non sanno che a settembre, quando i loro figli torneranno nelle aule, non troveranno più lo stesso team d’insegnanti, perché non tutti hanno la fortuna di avere così tanti punti da potersi assicurare la cattedra, visto che ci sono tantissimi perdenti posto.
Le sigle sindacali ci invitano a mobilitarci, perché solo così possiamo risolvere qualcosa, ma come possono chiedere a noi questa cosa, quando sono loro che non difendono i lavoratori?
Quando si siedono a discutere, cosa fanno?  abbassano solo la testa e lasciano che coloro che stanno a governarci, grazie anche ai voti di qualcuno che adesso sta a casa senza lavorare ( mi riferisco ai tanti cari insegnanti precari che credevano in colui che ha trasformato lo Stato Italiano in azienda), decidere il nostro futuro.
Ma i sindacati non sono gli organi che raccolgono i rappresentanti delle categorie produttive e che si riuniscono allo scopo di difendere gli interessi delle loro categorie? Ma effettivamente è così?
Da quello che stiamo vedendo non sembra proprio così.
Fino ad oggi le azioni di questa categoria sono state forti c’è chi ha passato giorni interi sui tetti dell’USP di qualche provincia a fare gli scioperi della fame, chi si è incatenato per ottenere qualcosa ….ma alla fine … NULLA!!!!!
Sono poche le trasmissioni televisive che danno spazio e luce al sordo grido d’aiuto della scuola pubblica,  in compenso ci riferiscono che Umberto Bossi riceverà la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione grazie ad una proposta che viene dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che ha personalmente chiesto al rettore dell'Università Insubria il conferimento del titolo accademico in questa disciplina … bello no?
Del resto la ministra Gelmini continua inarrestabile la sua lotta in nome di qualità e merito ma non sappiamo ancora di cosa.

Sebastiano Luca Consoli
sebastianoluca.consoli@gmail.com






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-22686.html