23 ottobre 2009 - sciopero generale del sindacalismo di base
Data: Martedì, 10 agosto 2010 ore 10:41:29 CEST Argomento: Sindacati
Il Parlamento ha "varato"
definitivamente la Manovra
Finanziaria-Massacro che, nonostante il grande successo dello sciopero
degli scrutini indetto dai COBAS che ha bloccato per due giorni 25 mila
classi, "prevede", insieme ad altri provvedimenti disastrosi, "i tagli"
alla scuola pubblica (spariranno da settembre 41 mila posti di lavoro,
con massiccia espulsione di precari) ed il "blocco dei contratti",
mentre per gli "scatti di anzianità" lo sciopero degli scrutini ha
spinto Tremonti a "partorire un furbesco emendamento" di apparente
modifica del blocco per ingannare docenti ed Ata.
Tale emendamento "promette un decreto ad hoc per un possibile recupero
degli scatti
bloccati che, data la cifra citata, sarebbe irrisorio e di cui non si
danno neanche tempi certi, lasciando nei "fatti in vigore il blocco" e
smentendo clamorosamente le vanterie alla Bonanni (il segretario
generale Cisl, sindacato che non ha mosso un dito contro la Finanziaria
), che si era pavoneggiato sostenendo di aver convinto Tremonti a
ripristinare gli scatti senza un?ora di sciopero.
Ricordiamo che, a fronte di stipendi inferiori del 50% alla media
dell?Europa occidentale, il "blocco triennale dei contratti" (che varrà
per tutto il Pubblico Impiego) sottrarrà a docenti ed Ata una "media di
2000 euro nel triennio", mentre ancora più pesante sarà il "blocco
triennale degli scatti di anzianità" (unica forma di avanzamento
economico nella scuola) che "deruberà" i lavoratori/trici di "30 - 40
mila euro" nel corso dell?intera carriera.
I COBAS decidono pertanto fin
d'ora di intensificare la lotta, dicendo
NO alla scuola-miseria e agli stipendi-miseria
Contro l'impoverimento della scuola pubblica, i tagli di posti di
lavoro, classi, materie ed orario, l'espulsione dei precari, la riforma
delle scuole superiori, per sbloccarsi recuperando scatti di anzianità
e contratto, i COBAS invitano
docenti ed Ata a rifiutare fin da
settembre ogni forma di collaborazionismo
nelle scuole, ogni genere di
attività aggiuntiva e lavoro volontario oltre gli stretti impegni
contrattuali, bloccando tutti i progetti e le attività aggiuntive
(con conseguente distribuzione egualitaria del fondo di istituto), le
cattedre extra-large oltre le 18 ore (che sottraggono posti di lavoro
ai
precari), le attività di coordinamento, le gite scolastiche,
l?accettazione in aula di alunni/e di altre classi.
Ulteriori iniziative di lotta
verranno decise, se il governo
continuerà ad essere sordo rispetto alla protesta del popolo della
scuola pubblica, nella riunione dell'Esecutivo Nazionale dei COBAS che
si terrà a Roma (11-12 settembre) alla ripresa delle lezioni
scolastiche.
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS
www.cobas-scuola.it
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